Il presidente della commissione anticorruzione Raffaele Cantone, ha chiesto ufficialmente al procuratore della Repubblica di Napoli gli atti dell’inchiesta di Ischia.
La verifica del commissariamento degli appalti
L’inchiesta, coordinata dai pm Woodcock, Carrano e Loreto e condotta dai carabinieri del Comando per la Tutela Ambiente, ha portato all’arresto del sindaco Pd Giosi Ferrandino. Secondo i gip di Napoli il sindaco di Ischia sarebbe coinvolto in un giro di tangenti da parte della Cpl Concordia per l’appalto delle opere di metanizzazione dell’isola. La cooperativa avrebbe costituito fondi neri, per i pagamenti, con una società tunisina riconducibile al proprio responsabile per le relazioni istituzionali Francesco Simone. Il direttore della banca e il capo della dogana di Tunisi, poi, anch’essi corrotti, avrebbero favorito l’esportazione dei fondi neri. Cantone ha detto: “Abbiamo chiesto gli atti ufficialmente al procuratore della Repubblica di Napoli per capire se ci siano appalti che possono essere commissariati: verificheremo, prima dobbiamo leggere gli atti”. Il presidente Cantone ha sottolineato la necessità di “una legge sui finanziamenti delle fondazioni” e ha proposto di estendere alle Grandi Opere l’esperienza dei controlli eccezionali fatti per Expo.