Il corteo di Roma contro la riforma della scuola
Sono stati 50mila, oggi, gli studenti in piazza contro l’idea di scuola del Governo. Quaranta cortei, in tutto il Paese, sono stati, infatti, convocati dall’Unione degli Studenti.
“Riappropriamoci dei nostri diritti”
A Roma un grosso striscione in testa al corteo recitava “12 marzo una generazione che non si arrende”. I manifestanti hanno dichiarato: “Questo è l’ennesimo attacco alla scuola pubblica. Torniamo in piazza per riappropriarci dei nostri diritti. La Grecia è un esempio da seguire per la lotta contro l’austerity. Siamo un fiume in piena e non ci fermeranno”. A Milano si sono verificati lanci di fumogeni e sassi all’ esterno della sede della Regione Lombardia. Davanti alla sede dell’Università di Bologna un muro simbolico fatto di scatoloni e cartelli sostiene uno striscione che rivendica: “Giù il muro, accesso agli studi per tutti”. Gli studenti hanno dichiarato che bisogna lottare “contro la volontà del governo di chiudere la partita su scuola e università nel segno della privatizzazione dell’istruzione e in perfetta continuità con le politiche che hanno soffocato l’istruzione negli ultimi anni”. A Napoli gli insegnanti hanno rivendicato il diritto all’assunzione e “non una elargizione da parte del Governo”.
