Si svolge sul web la debacle tra l’attore Alessandro Gassmann e il sottosegretario Pd ai beni culturali Francesca Barracciu.
Le dimissioni dei cinque sottosegretari indagati
La lite parte dalla considerazione, sollevatasi in Parlamento, sull’opportunità che i cinque sottosegretari indagati presentino o meno le proprie dimissioni. Nasce tutto da una combo di Gassmanncon i volti e i nomi dei cinque sottosegretari indagati, il commento “Uno per tutti tutti per uno, buona giornata .. con gli indagati che non mollan la poltrona..”, e la domanda rivolta alla sottosegretaria dei Beni culturali: “Sottosegretario intanto che chiarisce, lascia la poltrona pagata da noi? Grazie”. Il sottosegretario risponde: “Chiarirò tutto a fondo. Lei, intanto che impara a fare l’attore, può evitare di far pagare il biglietto del cinema per i suoi ‘film’? Grazie”. Il web si scatena rimproverando all’esponente del Pd i toni, il merito del suo tweet e l’uso non proprio corretto della lingua italiana. Il deputato del Movimento cinque stelle Alessandro Di Battista, poi, rincara la dose, dicendo: “lo sai Gassmann che a Barracciu i PM contestano 33.000 euro di rimborsi carburante in 3 anni? Soldi pubblici. Sarà andata sulla Luna!”. Alla fine il sottosegretario non può far altro che scusarsi, e scrive: “A volte su Twitter si esagera, capita a tutti, oggi è capitato a me, sorry”.