Inchiesta diritti tv: Infront e Mediaset si difendono

Inchiesta diritti tv: Infront e Mediaset si difendono

 

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I presidenti di Lazio,Claudio Lotito, Bari, Gianluca Paparesta, e Genoa, Enrico Preziosi

 

Le indagini della magistratura milanese sulla vicenda della assegnazione dei diritti tv coinvolge, oltre Infront ( la società che gestisce i diritti sportivi) e Mediaset, nomi importanti

Ostacolata l’attività di vigilanza della Covisoc

del mondo del calcio italiano, come i presidenti di club Claudio Lotito, Enrico Preziosi e Gianluca Paparesta. Secondo i pm milanesi, Preziosi, Paparesta e Lotito avrebbero ostacolato l’attività di vigilanza della Covisoc. Genoa e Bari avrebbero infatti beneficiato di aiuti per iscriversi ai campionati di A e B con operazioni finanziarie anche strutturate all’estero riconducibili a Infront o a Tax and Finance. Infront chiarisce che sotto indagine “non c’è l’azienda ma i manager di Infront Italy Bogarelli, Ciocchetti e Locatelli” e sottolinea di non aver “mai intrattenuto alcun rapporto con la società di consulenza Tax & Finance e/o con Andrea Baroni” (il socio arrestato per riciclaggio in un altro filone dell’indagine) e che “collabora con le autorità per dimostrare la correttezza dell’operato dei manager sulla presunta contribuzione nei confronti di due squadre e sulla presunta turbativa dell’asta di assegnazione dei diritti tv della Lega Serie A per il periodo 2015/2018”. Anche Mediaset si difende, spiegando che  “la società e i suoi dipendenti” hanno sempre operato nel pieno rispetto delle regole sulla vicenda dell’assegnazione dei diritti tv”. Già ieri Preziosi si era detto “tranquillo, perché i soldi che servivano al bilancio li ho messi io”. Lotito nega di aver ricevuto avvisi. Ma gli inquirenti vogliono far luce sul ruolo di negoziatore del presidente della Lazio perchè tra gli atti dell’inchiesta ci sarebbe anche la telefonata registrata dal dg dell’Ischia, Pino Iodice, in cui Lotito, tra le altre cose, dice: “Io quando vado a vendere i diritti tv, che abbiamo portato a 1,2 miliardi (…) sono riuscito a mettere d’accordo Sky e Mediaset”.

 

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