Da Marino “spiegazioni più che convincenti” ai pm

Da Marino “spiegazioni più che convincenti” ai pm

 

L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino

 

Dietro richiesta dello stesso Marino, che non risulta iscritto nel registro degli indagati,

Le firme non sono autentiche

ma che è stato ascoltato come persona informata dei fatti, ieri l’ex sindaco  si è recato a colloquio con il pm che sta indagando sulle spese sostenute con la carta di credito del Campidoglio e sulla legittimità degli scontrini e delle spese per motivi istituzionali e di rappresentanza.  In serata  il primo cittadino ha deciso di non parlare, ha annullato l’agenda istituzionale prevista  per oggi  e ha lasciato al suo avvocato le spiegazioni sulle note spese e la gestione della linea difensiva. Oggi Ignazio Marino, in conferenza stampa in Campidoglio, dichiara: “Così come prevede la legge, e come detto nella mia lettera di dimissioni, pensavo e penso” che ho tempo “per fare opportune riflessioni e verifiche sulle mie dimissioni”. Accanto a Marino, in conferenza stampa, il suo legale, Enzo Musco, ha chiesto: “Chi di voi ricorda con chi ha pranzato 3 mesi fa, 15 mesi fa? Io personalmente non lo ricordo. Il sindaco con i suoi impegni gravosi “non può ricordare tutto”.  Musco ha detto che Marino ha dato ai pm “spiegazioni più che convincenti”.  E ha spiegato: “Quanto ai giustificativi dei cosiddetti scontrini il sindaco Marino ha dichiarato che tutte le sottoscrizioni a suo nome in calce non sono autentiche, come può facilmente rivelarsi ad occhio nudo”. Poi ha proseguito: ciò “è certamente dipeso dal fatto, conosciuto solo adesso, che la ricostruzione delle causali delle cene è avvenuta a distanza di molto tempo da parte degli uffici del Comune i quali, non ricordando la vera finalità istituzionale della cena,  ne hanno evidentemente indicato una compatibile con un ultimo appuntamento in agenda”. Infine l’avvocato ha spiegato che “in alcuni casi tali giustificativi risultano addirittura firmati quando il sindaco si trovava all’estero e se si trovava all’estero non era in Campidoglio a firmare i giustificativi”. Intanto nella pagina Facebook  “Marino ripensaci” si legge: “L’8 ottobre 2015 la democrazia e la città di Roma hanno subito una profonda ferita.  Il sindaco Marino, eletto con il 64% dei voti dei romani, è stato costretto a presentare le proprie dimissioni a seguito di una serie di manovre politiche. Forte del massiccio consenso popolare che sta ricevendo in queste ore ritorni sui suoi passi”. I supporter del sindaco Marino saranno di nuovo in piazza del Campidoglio domenica 25 ottobre per chiedergli di ritirare le dimissioni.

 

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