Falso allarme bomba sulla metro A di Roma

Falso allarme bomba sulla metro A di Roma

 

Il prefetto di Roma Franco Gabrielli

 

Due militari dell’Esercito, che sta presidiando anche la metro capitolina, questa mattina,

Ampliata la no-fly zone

hanno trovato un pacco sospetto nella stazione Lepanto della metro A di Roma. Il pacco è stato segnalato alle forze di polizia, che hanno fatto scattare la procedura di emergenza. Subito sono intervenuti gli artificieri. Dopo che i controlli hanno dato esito negativo, la stazione è stata riaperta al pubblico e il traffico sta tornando alla normalità. A margine della presentazione del logo di Roma per il Giubileo, il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, annuncia che “È stata ampliata la no-fly zone. Ci sono alcune zone della Capitale, praticamente tutta la città, che sono interdette al volo aereo per tutto il periodo del Giubileo”. E ha aggiunto: “Annullare il Giubileo non avrebbe minimamente modificato la minaccia, cioè colpire un paese come l’Italia che si trova in un contesto internazionale ben definito ed è la sede della cristianità”. Poi ha continuato: “Gli obiettivi ci sono in tutto il mondo non dimentichiamoci che il Papa ha deciso di aprire la prima porta santa non a Roma ma in Centrafrica. Quindi paradossalmente la soluzione sarebbe spostare il Vaticano dall’Italia, ma non mi sembra il caso”. Alla domanda dei cronisti se sarà un Giubileo sicuro? Gabrielli ha risposto: “Sarà un Giubileo protetto”. A cinque giorni dagli attacchi di Parigi e dopo l’allarme diramato ieri dall’Fbi su possibili rischi di attentati per l’Italia, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha detto: “Nessuna sottovalutazione, ma nessun allarmismo”, aggiungendo che “il livello di allerta è quello che abbiamo annunciato ed il presidio, ove possibile, è ancora più forte già da ieri pomeriggio”. In ogni caso, le verifiche sulle informazioni ricevute dagli Stati Uniti sono tuttora in corso e proseguiranno nei prossimi giorni. Soprattutto le indicazioni relative ai 5 soggetti “arabi” che potrebbero essere presenti nel nostro paese, personaggi sospetti da ricercare. I primi riscontri, per ora, avrebbero dato esito negativo. Bisognerà ulteriormente allargare i controlli, incrociando le informazioni ricevute con quelle in possesso dei nostri apparati di sicurezza.

Lascia una risposta