Mattarella: 2 giugno “Festa di un’Italia migliore”

Mattarella: 2 giugno “Festa di un’Italia migliore”

In un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato: “Oggi si celebra la festa di un Paese migliore”.

L’Italia 70 anni fa ha scelto la Repubblica

Il 2 giugno di 70 anni fa, infatti, l’Italia, col suffragio universale, sceglieva la Repubblica. Mattarella ha spiegato che in questo primo anno e mezzo da presidente “i miei incontri al Quirinale o in giro per il Paese hanno confermato una mia sensazione consolidata: l’Italia nel suo complesso è molto migliore di come noi stessi a volte la dipingiamo”.

Nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica al Capo di Stato maggiore della difesa, Claudio Graziano, si legge: “Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale di carattere nazionale, le italiane e gli italiani scelsero la Repubblica, eleggendo contemporaneamente l’Assemblea costituente che, l’anno successivo, avrebbe approvato la carta costituzionale, ispirazione e guida lungimirante della rinascita e, da allora, fondamento della democrazia italiana”. “I valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di ognuno e dei popoli sono, ancora oggi, il fondamento della coesione della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell’europa. Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale”.

Hanno sfilato i sindaci di oltre quattrocento Comuni

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.

Nel suo messaggio per l’anniversario della Repubblica il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha scritto: “Nella tradizionale parata di quest’anno i Sindaci di oltre quattrocento Comuni italiani sfileranno insieme ai militari e alle altre componenti dello Stato per festeggiare questo importante anniversario: società civile e mondo militare saranno insieme anche in questa occasione, a conferma di un processo di reciproca osmosi sempre più spinto e con l’impegno comune a contribuire alla ripresa e alla crescita dell’Italia”.

Sergio Mattarella.

L’omaggio del capo dello Stato alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano ha segnato l’inizio delle celebrazioni. Mattarella è giunto all’Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano. A ricevere il capo dello Stato,tra gli altri, il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi. Poi Mattarella ha preso posto sul palco presidenziale, dove sono presenti le massime autorità dello Stato. La banda dell’Esercito ha quindi intonato l’Inno nazionale e le Frecce tricolori hanno sorvolato il Vittoriano.

Circa 3.600 tra militari e civili

Poi il capo dello Stato ha raggiunto via del Fori Imperiali a bordo della storica Flaminia presidenziale scoperta. In apertura, dopo la banda dell’Esercito, 400 sindaci con le loro fasce tricolori, in rappresentanza degli 8.000 Comuni italiani. Alla parata militare ai Fori Imperiali hanno sfilano in circa 3.600, tra militari e civili. Si tratta della novità assoluta di quest’anno “a simboleggiare come il 2 giugno sia la “festa di tutti” e non solo delle Forze armate”. Presenti anche gli studenti e i docenti di 53 scuole secondarie e gli atleti del Gruppo paralimpico della Difesa, reduci dagli Invictus Games svoltisi ad Orlando. Lo speaker della parata ha ricordato Silvio Mirarchi, il carabiniere ucciso ieri a Marsala e dalle tribune si è levato un applauso. Lungo via dei Fori Imperiali hanno sfilano i militari della Brigata marina San Marco.

Un applauso ai due fucilieri di Marina

Lo speaker della manifestazione ha detto “Alla brigata marina San Marco appartengono fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, cui va il saluto di noi tutti” e subito dal pubblico scatta un applauso ai due fucilieri di Marina, che hanno seguito la manifestazione dalle loro case in Puglia.

La Festa della Repubblica fu celebrata per la prima volta nel 1948 e fu fissata ogni anno il 2 giugno fino al 1977. Nel 1977, a causa della crisi economica, per non perdere un giorno lavorativo, si decise che da quel momento in poi la Festa della Repubblica sarebbe stata ricordata ogni anno la prima domenica di giugno. Nell’anno precedente, il 1976, la parata militare era stata annullata a causa del del terremoto del Friuli Venezia Giulia. Nel 2000 il secondo governo Amato ristabilì la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni.

Saviano: “Settant’anni fa gli italiani scelsero la democrazia”

Su Twitter il premier Matteo Renzi ha detto: “Buona Festa della Repubblica a tutti. Viva l’Italia”. Mentre il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, sul suo account ha scritto: Buona #FestadellaRepubblica agli italiani che servono il Paese nella rete diplomatica, nelle forze armate, nelle istituzioni all’estero”.

Su Twitter e Facebook lo scrittore Roberto Saviano ha scritto: “Settant’anni fa gli italiani scelsero la Repubblica, scelsero la democrazia. Ma in alcune parti d’Italia questa democrazia è impedita. Dal 1991 sono 212 le amministrazioni locali sciolte per infiltrazioni mafiose e commissariate, che quindi non sono espressione di democrazia. In quelle parti d’Italia è come se si fosse passati dalla monarchia alla dittatura delle mafie”. Saviano ha postato anche la prima pagina del Corriere della Sera che nel 1946 annunciava “È nata la Repubblica italiana” E la cartina dell’Italia con la mappa degli enti commissariati per mafia.

L’astronauta britannico Tim Peakes, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, su Twitter ha postato una splendida immagine notturna della nostra penisola: “La luce del sole è quasi sempre visibile ora. Nessun premio a chi indovina dov’è questo (luogo) #Festadellarepubblica”.

 

A cura di Roberta d’Eramo

 

 

 

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