Per Virginia Raggi insediamento ufficiale in Campidoglio

Per Virginia Raggi insediamento ufficiale in Campidoglio

Il nuovo sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Oggi Virginia Raggi, nuovo sindaco di Roma, si è insediata ufficialmente in Campidoglio.

Una giornata ricca di impegni istituzionali

La cerimonia di insediamento, però, è arrivata al termine di una giornata ricca di impegni istituzionali, cerimonie che usualmente tiene il sindaco nel giorno della sua  investitura.

Virginia Raggi.

La giornata del neo sindaco è iniziata con la cerimonia di commemorazione del 36esimo anniversario dell’assassinio del magistrato Mario Amato, ucciso dai terroristi “neri”. Qui Virginia Raggi ha deposto la sua prima corona della giornata in onore del giudice ucciso dai Nar il 23 giugno del 1980 in viale Jonio (Monte Sacro), mentre il magistrato attendeva sotto casa l’autobus che lo portava in tribunale a piazzale Clodio. Amato aveva ereditato il lavoro svolto da Vittorio Occorsio, a sua volta assassinato qualche anno prima dal neofascista Pierluigi Concutelli. Presenti alla cerimonia anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, che si è congratulato con la neoeletta, il Procuratore della repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, e il presidente dell’Associazione delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi.

La ricerca della verità non deve mai cessare

Raggi ha detto: “Questo è il mio primo intervento pubblico da sindaco e per me è un onore dedicarlo alla memoria di uno dei più illustri magistrati che si sono impegnati nella lotta al terrorismo, caposaldo imprescindibile per il futuro democratico. Siamo qui ad onorare la memoria di Amato, caduto sotto colpi dei Nar. Oggi è dovere di ogni istituzione, dello Stato e di ogni singolo cittadino adoperarsi affinché sia dissipata ogni ombra nella ricerca della verità, ricerca che non deve mai cessare. Lo Stato deve essere sempre accanto alle persone che la cercano, sempre. Senza esclusione. Oggi e tutti i giorni siamo tutti Mario Amato, la città si impegna a mantenere viva la memoria, io mi impegno affinché chi combatte per la ricerca della verità non sia mai lasciato solo”.

A metà mattinata Raggi si è spostata all’Altare della Patria dove è stata accolta dagli applausi dei sostenitori presenti e dei tantissimi turisti fermi per immortalare il momento. Qui il neo sindaco ha deposto la seconda corona d’alloro.

Il fascismo è una grande bestia

Poi, rispettando la tabella di marcia, si è recata a Porta San Paolo, teatro di uno degli episodi più eroici della Resistenza, quello dei caduti per la difesa di Roma tra l’8 e il 10 settembre 1943. Il nuovo sindaco è stato accolto da alcuni membri dell’Associazione nazionale partigiani. Un esponente dell’Anpi, poco prima della deposizione di una corona d’alloro, le ha detto: “Questo voglio dirle: attenzione perchè il fascismo è una grandissima bestia”. “Noi abbiamo avuto una gioventù disgraziata ma ci siamo difesi e ce l’abbiamo fatta, anche se abbiamo avuto 80mila compagni e compagne morte, di cui tre bambini. Spero di rivederla e le faccio tanti auguri”. Mentre un’altra esponente dell’Anpi ha aggiunto: “Sindaco lei potrebbe essere la mia pronipote. Si ricordi dell’Anpi e troviamo un giorno per incontrarci e parlare un pò delle cose che possiamo fare insieme”.

Raggi: “Mi impegno a raccogliere questa importante eredità”

Subito dopo il sindaco ha raggiunto il Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Anche qui ha deposto una corona, poi ha lasciato un messaggio sul registro delle autorità: “Mi impegno a raccogliere questa importante eredità per la nostra amata città e il nostro caro Paese”. E, a chi le chiedeva se fosse emozionata, ha risposto: “È un atto dovuto essere qui nel mio primo giorno da sindaco”.

L’ultima cerimonia di insediamento è stata quella presso la Sinagoga. Raggi ha reso omaggio al Tempio Maggiore con la deposizione di una corona di alloro sulla facciata che ricorda le vittime della Shoah. Il neo sindaco ha avuto un breve colloquio con il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, e la presidente della comunità ebraica capitolina, Ruth Dureghello. Al termine della cerimonia la presidente ha commentato: “È stato un incontro molto piacevole e familiare. Non eravamo abituati, i suoi predecessori non si erano trattenuti così a lungo, per manifestare un interesse particolare. Come tutti i cittadini ci aspettiamo attività e lavoro concreto per mettere a posto le cose. Per noi i temi sociali sono i più importanti”.

Voi chiamatemi pure Virginia

Virginia Raggi è arrivata sul colle capitolino a bordo di una mini auto elettrica (il suo predecessore, Ignazio Marino, era giunto su una bici rossa). A chi poi le chiedeva se preferiva essere chiamata sindaco o sindaca? Raggi ha risposto che “La Crusca ha detto che sindaca è corretto, non mi fa impazzire, ma voi chiamatemi pure Virginia”. In piazza del Campidoglio, Raggi ha annunciato che la prima seduta dell’Assemblea capitolina (la prima riunione del Consiglio comunale) sarà il 7 luglio e “lì presenterò la mia giunta come prevede il regolamento”.

Raggi ha precisato che gli assessori non saranno sottoposti al codice etico del M5s che invece vale per sindaco e consiglieri, spiegando che “Non è una marcia indietro: il codice vale solo per i consiglieri eletti. Era stata inserita questa possibilità perchè all’inizio si pensava che alcuni consiglieri potessero diventare assessori, ma questa eventualità non si è verificata. Comunque gli assessori ne sono orgogliosi e lo rispetteranno, e siamo felici di essere la prima e unica forza politica che si dota di un codice etico”.

Raggi: “Vi faccio vedere cosa stiamo amministrando. Questa è Roma”

Il neo sindaco ha poi salito la scalinata di Palazzo Senatorio  ed entrando per la prima volta nel suo nuovo ufficio e stringendo le mani dei dipendenti comunali, ha detto: “Che bello vedere così tante donne”. Poi si è affacciata dal balcone con vista sui Fori Imperiali, visibilmente commossa. E, nel salutare  fotografi e curiosi non è riuscita a trattenere le lacrime.

Poi si è tolta la giacca e ha iniziato una diretta Facebook, accompagnando virtualmente i concittadini  in una visita allo studio e  poi, affacciandosi sul Foro, mostrando la bellezza di Roma. Raggi ha detto: “I cittadini entrano nelle istituzioni. vi faccio vedere la stanza della sindaca. Vi faccio uscire sul balconcino, vi faccio vedere cosa stiamo amministrando. Questa è Roma”. “Avremo cinque anni per cambiare le cose. Mi sono emozionata quando sono entrata qui,  è un onore servire la propria città e avviare quello che è scritto nel programma. Quello che vogliamo fare è tanto”. “Ci impegniamo a fare tutto quello che abbiamo promesso”.

Raggi: “Vi racconterò quello che faccio, quel che accade”

Subito dopo Virginia Raggi ha partecipato ad una prima riunione con i vertici del gabinetto ad interim di Francesco Paolo Tronca, non presente in Campidoglio, “per prendere i primi contatti per l’organizzazione della macchina amministrativa”. L’ex commissario ha voluto evitare il classico passaggio di consegne lasciando al neo sindaco una relazione sull’attività svolta in questi mesi.

Raggi ha detto: “Nelle prossime ore partiranno delle lettere per alcune aziende municipalizzate, vogliamo capire esattamente alcuni dati gestionali ed economico-finanziari”.”Dobbiamo valutare i componenti dei cda attuali per capire cosa hanno fatto e cosa non hanno fatto”, “perché da subito è necessario mettere bene il punto, tirare una linea rispetto a quello che è stato e come ripartire subito con il piede giusto. Roma merita di essere amata e credo questa sia l’occasione che tanti aspettavano. Vi racconterò quello che faccio, quel che accade”.

 

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