Allarme Ue per il sistema dei ricollocamenti

Allarme Ue per il sistema dei ricollocamenti

 

La presidente del Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani

 

Sono solo sei i Paesi Ue che hanno dato disponibilità ad accogliere profughi e solo in piccole quantità.

Esauriti i posti messi a disposizione

E, con l’aereo che parte dall’Italia questa settimana con un centinaio di profughi, si esauriscono i posti messi a disposizione, fino ad oggi, dagli Stati membri. Secondo i media in Slovenia, nelle ultime ore, sono giunti circa 2 mila migranti e profughi dalla Croazia, che si aggiungono ai 6 mila arrivati ieri. La Slovenia protesta per l’eccessivo numero di migranti lasciati arrivare ai suoi confini. Il governo sloveno, infatti, in una riunione di emergenza protrattasi fino a tarda notte, ha deciso l’impiego dell’esercito da affiancare alle forze di polizia impegnate nella sorveglianza delle frontiere per l’emergenza migranti. In seguito alle proteste della Slovenia la Croazia avrebbe deciso di richiudere parzialmente la frontiera.  Ma, a causa del forte rallentamento nelle operazioni di accoglienza da parte di Austria e Slovenia,  la  Serbia aveva lanciato un allarme per la situazione sempre più precaria di migliaia di profughi bloccati sotto pioggia e freddo al confine con la Croazia. La Croazia nel tardo pomeriggio ha tolto il blocco, che durava da sabato, al confine con la Serbia e poi richiuso in nottata i confini. Secondo quanto riferito da una tv serba, allora, migliaia di migranti si sono affrettati a passare la frontiera.  Ora la tv serba documenta la folla di migranti che si prepara a trascorrere un’altra notte al freddo, senza vestiario adeguato, sotto la pioggia e nel fango. Mancano, inoltre, rifornimenti di cibo e acqua.

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