Abaaoud ucciso nel raid di Saint Denis

Abaaoud ucciso nel raid di Saint Denis

 

Il blitz della polizia a Saint Denis

 

La procura di Parigi ha annunciato che il corpo di Abdelhamid Abaaoud, la presunta “mente”

Comparazione dei campioni di DNA

degli attentati di Parigi, è stato ritrovato fra le macerie dell’appartamento di Saint Denis. Il cadavere, “Crivellato di colpi” dopo lo scontro a fuoco di ieri, durato sei ore, è stato formalmente riconosciuto grazie alla comparazione delle tracce di campioni di DNA. Abaaoud è stato probabilmente coinvolto in almeno quattro dei sei attentati sventati dalla primavera scorsa in Francia. Secondo la Dernière heure anche il ricercato d’Europa n.1, Salah Abdeslam, tra i terroristi del Bataclan che sembrava si nascondesse a Molenbeek, era nell’appartamento assaltato a Saint-Denis e sarebbe anche lui tra le vittime. Ma l’online della tv pubblica belga francofona Rtbf smentisce. In Francia la tensione resta altissima e si susseguono i blitz della polizia contro i terroristi. Un vasto blitz di polizia è in corso a Charleville, nelle Ardenne francesi. France 3 riferisce che il quartiere della Ronde-Couture di Charleville-Mezières, cittadina operaia non lontana dal confine con il Belgio, è stato chiuso al traffico in vista della vasta operazione di polizia. Le perquisizioni sono attualmente in corso. Dopo i sanguinari attacchi di Parigi anche il direttore dell’Europol, Rob Wainwright, lancia l’allarme: “Con gli attacchi di venerdì a Parigi c’è stata una grave escalation della minaccia terroristica dell’Isis, è il primo esempio stile Mumbai 2008. E’ un fenomeno diverso: l’Isis vuole esportare in Europa la sua atroce violenza. Hanno enormi risorse e sono possibili altri attacchi”. Tra le misure identificate per rafforzare le proprie frontiere: l’aggiornamento di database e sistemi elettronici di controllo ai confini con connessioni agli archivi elettronici di Europol e Interpol; la registrazione sistematica e la raccolta delle impronte digitali di tutti i migranti che entrano nell’area Schengen, oltre a controlli di sicurezza in base al Sistema di informazione Schengen 2, il database dell’Interpol Sltd ed altri. Si prevede inoltre l’impiego delle squadre di intervento rapido (Rabit) e di polizia alle frontiere per garantire un monitoraggio sistematico e controlli di sicurezza. Frontex “contribuirà alla lotta contro il terrorismo e sosterrà la messa in pratica coordinata della lista degli indicatori di rischio, prima di fine 2015” inoltre assisterà gli Stati Membri nell’aumento dei controlli delle frontiere esterne, per individuare foreign fighter e trafficanti di armi. Gli Stati dell’Unione Europea si impegnano ad effettuare i necessari controlli sistematici e coordinati alle frontiere esterne, “anche per i cittadini dell’area di libera circolazione”. In totale, questa mattina, sono state effettuate 7 nuove perquisizioni nell’area brussellese: una a Laeken direttamente legata a Parigi, che ha portato a un fermo, e altre 6 in diverse zone di Bruxelles (Molenbeek, Jette, Uccle, Bruxelles). Queste ultime, anche se riguardano amici e parenti di uno dei kamikaze dello Stade de France, Bilal Hafdi, sono relative a un’inchiesta già aperta dalle autorità belghe a inizio anno quando il ragazzo era andato in Siria. Il portavoce della Procura federale ha affermato: “Approfittiamo ora dell’occasione per chiudere in qualche modo delle porte”.

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