Il primo ministro del Belgio Charles Mihcel
Fino a lunedì prossimo, a Bruxelles, l’allerta resta massima, livello 4.
La tensione rimane alta
Una valutazione più approfondita sul mantenimento del massimo stato d’allerta sarà condotta nelle prossime ore dall’organismo preposto all’analisi delle minacce alla sicurezza (Ocam). La città intanto, in cui la presenza di polizia e militari in tutti i punti nevralgici della capitale resta massiccia, nonostante la chiusura di metro, scuole e centri commerciali, ha ripreso a vivere. Ma la tensione rimane alta. Il primo ministro del Belgio, Charles Mihcel, a conclusione di una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale, ha detto che “A partire da mercoledì” scuole e metropolitane a Bruxelles riapriranno “progressivamente”. Le misure di sicurezza sono state rafforzate nelle sedi delle istituzioni Ue di Bruxelles, dove gli uffici della Commissione sono regolarmente aperti come quelli del Parlamento. Le autorità belghe hanno rilasciato 17 delle 21 persone arrestate tra domenica e oggi. In totale le perquisizioni sono state 26, due anche vicino a Liegi. In una delle perquisizioni di cui parla oggi la procura “è stata sequestrata la somma di 26.000 euro”. Nei dintorni di Liegi, a Rocourt, è stata ritrovata la Bmw che si sospettava fosse condotta da Salah Abdeslam. L’ufficio del procuratore federale, però, ha confermato che la Bmw “non ha legami” con le ricerche di Salah Abdeslam. Questa mattina dopo l’ondata di perquisizioni e arresti della scorsa notte nella capitale e in altre località del Belgio, il ministro dell’Interno, Jan Jambon, ha fatto il punto della situazione e ha tenuto a sottolineare che lo scambio di informazioni con i Paesi vicini sta funzionando bene “perchè siamo tutti sulla stessa barca”.
