Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha presentato ieri al Congresso
“Guantanamo mina i valori americani”
americano il piano della Casa Bianca e del Pentagono per la chiusura di Guantanamo, già promessa nel 2008, che vorrebbe realizzare prima della fine del suo mandato presidenziale. Nel supercarcere che si trova nell’isola di si trovano ancora 91 detenuti e personale formato da circa 2.000 tra civili e militari. La chiusura è stata motivata con gli elevatissimi costi della struttura e con il fatto che viene utilizzata dalla propaganda dell’estremismo islamico per reclutare adepti. Obama ha detto: “Se qualcosa non funziona, dobbiamo cambiare corso. Da tempo è evidente che Guantanamo mina i valori americani e non aiuta la nostra sicurezza nazionale. E’ controproducente nella lotta al terrorismo. Non è un parere mio ma degli esperti”. E ha aggiunto che chiudere Guantanamo è “chiudere un capitolo della nostra storia e imparare la lezione dell’11 settembre”. Una parte dei prigionieri, comunque, verrà trasferita in altri Paesi, mentre i restanti detenuti, quelli giudicati troppo pericolosi, verranno trasferiti in un penitenziario sul suolo statunitense. Ma sono molti gli oppositori, non solo tra i repubblicani.
