Sospeso lo sgombero della “giungla” di Calais

Sospeso lo sgombero della “giungla” di Calais

 

Alloggi di fortuna distrutti da incendi volontari durante le operazioni di evacuazione della parte sud della “giungla” di Calais.

 

Circa 55 automezzi della polizia, secondo i media francesi,  

Squadre di operai avevano il compito di smantellare tende e capanne

e squadre di operai sono arrivati questa mattina, nella cosiddetta “giungla” di Calais, la tendopoli più grande di Francia, per smantellare tende e capanne di legno. Il tribunale amministrativo di Lille, infatti, giovedì scorso, aveva dato il via libera all’ordinanza della polizia per l’evacuazione della parte sud del campo. Gli agenti, circa duecento secondo fonti giornalistiche francesi,  hanno ordinato agli oltre 3.400 i rifugiati e richiedenti asilo, secondo le Ong che operano sul posto,  di lasciare volontariamente il campo per evitare l’uso della forza. Dopo una mattinata relativamente calma nel pomeriggio si sono verificati scontri tra migranti, attivisti no-border  e agenti incaricati di presidiare le squadre di operai. Al lancio di pietre la polizia ha risposto con i lacrimogeni. Quattro persone sono state fermate, cinque agenti sono rimasti leggermente feriti e almeno una decina di alloggi di fortuna sono stati distrutti da incendi volontari. Le tensioni in corso hanno reso necessaria, intorno alle 17, l’interruzione delle operazioni di sgombero.

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