Ripreso lo sgombero della “giungla” di Calais

Ripreso lo sgombero della “giungla” di Calais

 

Operazioni di sgombero della parte sud della “giungla” di Calais.

 

Questa mattina sono riprese le operazioni di sgombero

La polizia ha sparato gas lacrimogeni durante la notte

della parte sud della “giungla” di Calais, la tendopoli più grande di Francia. Ieri, infatti, il primo giorno di evacuazione progressiva, iniziato intorno alle 8.30 con un’atmosfera relativamente calma, è degenerato nel pomeriggio in scontri tra attivisti no-border, migranti e circa duecento agenti di polizia incaricati di presidiare le squadre di operai giunte sul posto per smantellare le prime tende lasciate libere e demolire le capanne di rifugiati e richiedenti asilo. Alle diciassette la Police Nationale ha deciso di sospendere le operazioni, non ritenendo più sostenibile la situazione a causa delle violenze. La decisione comunque non è bastata a placare gli spiriti poichè scontri sporadici si sono protratti in serata e la polizia è stata costretta a sparare gas lacrimogeni durante la notte. Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha dichiarato che  “L’attivismo di una manciata di militanti “no-borders” non cambierà niente”, aggiungendo che l’operazione di sgombero “continuerà nei prossimi giorni, con calma e metodo, offrendo a ciascuno un posto, come da impegni del governo”. Il governo Hollande, infatti, dopo il via libera di giovedì scorso del Tar di Lille, all’evacuazione della parte sud della tendopoli, aveva da subito garantito il carattere “umanitario” e “progressivo” dello sgombero insistendo sul fatto che a tutti i migranti sarebbe stata proposta un’alternativa tra container riscaldati e centri d’accoglienza messi a disposizione dallo Stato in un’altra zona della Giungla.  La verità è che nel campo sono tantissimi a rifiutarsi di passare nelle strutture controllate dallo Stato, temendo che in questo modo siano costretti a chiedere asilo in Francia dovendo rinunciare al sogno di stabilirsi in Gran Bretagna. Intanto, la polizia federale belga ha annunciato di aver respinto verso la Francia 619 persone da quando ha ripristinato, la settimana scorsa, i controlli alla frontiera per impedire un eventuale afflusso di migranti in concomitanza con lo sgombero di Calais.

 

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