Libia. Uccisi due dei quattro italiani rapiti

Libia. Uccisi due dei quattro italiani rapiti

 

Il sottosegretario Marco Minniti.

 

Sono stati uccisi dall’Isis due dei quattro italiani sequestrati in Libia,

I tecnici erano stati rapiti lo scorso 20 luglio

dipendenti della società di costruzioni “Bonatti”. La Farnesina ha spiegato che si tratta di Fausto Piano e Salvatore Failla. Il convoglio su cui viaggiavano i due prigionieri italiani, durante un trasferimento, è stato attaccato, alla periferia di Sabrata, dalle forze di sicurezza libiche e tutti i passeggeri sono morti. Le salme sono state recuperate dai miliziani. Secondo ambienti giudiziari, Salvatore Failla e Fausto Piano erano stati separati dagli altri due operai italiani Filippo Calcagno e Gino Pollicardo. I tecnici erano stati rapiti lo scorso 20 luglio mentre rientravano dalla Tunisia nella zona di Mellitah, a 60 km di Tripoli, nei pressi del compound della Mellitah Oil Gas Company, il principale socio dell’Eni. Il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, dopo l’audizione del sottosegretario Marco Minniti, rispondendo alla domanda se il raid americano possa aver messo a rischio i 4 ostaggi italiani, ha risposto che “I bombardamenti Usa a Sabrata un mese fa hanno cambiato lo scenario in quella zona, hanno creato ripercussioni e hanno portato le milizie presenti a tentare di riprendersi le loro posizioni”.

Dopo aver appreso i fatti, la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha dichiarato: “Esprimo il grande dolore mio e dell’intera Camera dei deputati per la morte di Salvatore Failla e Fausto Piano”. “Molto deve ancora essere chiarito riguardo alle cause che hanno portato a questa tragedia, che nei prossimi giorni sarà anche all’esame del Parlamento”. Mentre il presidente del Senato Pietro Grasso, intervenendo al Convegno “Migrazioni e Sicurezza. Un equilibrio difficile”, in attesa di conoscere tutti gli elementi ha detto: “Vorrei esprimere la forte preoccupazione con cui seguiamo in queste ore le notizie di stampa relative al possibile coinvolgimento di cittadini italiani in eventi drammatici in Libia”

Nel clima di sgomento generale sono echeggiate le dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini: “Renzi ha le mani sporche di sangue tanto in Libia quanto in Italia. In Italia tifa e libera i delinquenti sull’immigrazione è complice del terrorismo internazionale. Mentre dalla Libia giungono delle notizie, Mattarella si vanta sull’ avanguardia dell’Italia: o sono matti o sono complici sia Renzi che Mattarella. Speriamo che le notizie che arrivano siano infondate”.
La presidente della commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha replicato: “In ore tragiche come quelle che stiamo vivendo, le parole di Salvini contro il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio sono gravissime, una prova inqualificabile di sciacallaggio”. E ha aggiunto:”Siamo grati al Presidente Mattarella che anche oggi ha interpretato i sentimenti più autentici e profondi in cui si riconoscono gli italiani”. “La solidarietà e la cooperazione internazionale sono le bussole con cui governare il fenomeno delle migrazioni di massa e il Paese lo sta dimostrando, da Lampedusa a Trieste”, ha concluso. Questa mattina il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, era stato in visita all’Inmp, l’istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, a Roma. Mattarella aveva dichiarato: “Il nostro paese in questi anni è stato e continua ad essere alla avanguardia della solidarietà” nell’accoglienza dei migranti. “Continua ad esserlo in questi giorni con i corridoi umanitari, accogliendo migranti e profughi che giungono da paesi tormentati dalla guerra”.

Il segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina, ha detto: “L’abbiamo detto e l’abbiamo fatto. Noi di Italia dei valori abbiamo appena depositato presso la stazione dei Carabinieri di San Lorenzo in Lucina a Roma un esposto-denuncia contro Salvini, a norma dell’articolo 290 del Codice penale che prevede il vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate, in relazione alle sue recenti affermazioni sulla Corte Costituzionale, accusata da Salvinidi essere complice dell’immigrazione clandestina”. Secondo Messina “contro la bieca propaganda e gli insulti della Lega gli altri si indignano a parole, noi preferiamo i fatti concreti”.

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