Italia-Vaticano. Una convenzione in materia fiscale

Italia-Vaticano. Una convenzione in materia fiscale

convenzione fiscale

Il Segretario per i Rapporti con gli Stati del Vaticano Paul Richard Gallagher

 

 

 

Il ministero dell’Economia annuncia che Italia e Vaticano hanno firmato una convenzione in materia fiscale.

“Un passo avanti importante”

L’accordo prevede lo scambio di informazioni dal 2009 e la possibilità di regolarizzare con il rimpatrio dei capitali. La convenzione è stata firmata dal Segretario per i Rapporti con gli Stati del Vaticano, Paul Richard Gallagher, e dal Ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan. Il ministro Padoan ha evidenziato che “L’Italia è il primo Paese con cui il Vaticano fa un accordo di questo genere”. E ha aggiunto che si tratta di “un passo avanti importante” che prosegue sulla strada della trasparenza fiscale e “rafforzerà il meccanismo della voluntary disclosure”. La convenzione ”consentirà il pieno adempimento, con modalità semplificate, degli obblighi fiscali relativi alle attività finanziarie detenute presso enti che svolgono attività finanziaria nella Santa Sede da alcune persone fisiche e giuridiche fiscalmente residenti in Italia. Gli stessi soggetti potranno accedere ad una procedura di regolarizzazione delle stesse attività in base alla legge per la regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero” conosciuta come ”rimpatrio dei capitali”. L’accordo fiscale siglato oggi riguarda anche i dipendenti e i pensionati del Vaticano, che ricevono pensioni ed emolumenti presso lo Ior. L’accordo contiene anche norme sull’esenzione degli immobili della Santa Sede, che recepiscono quanto previsto dal Trattato del Laterano.

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