Eures: dal 2009 boom di reati contro la Pa

Eures: dal 2009 boom di reati contro la Pa

 

Il Presidente dell’Eures Fabio Piacenti

 

E’ stato diffuso oggi il rapporto Eures, dal titolo “Profili e dinamiche della corruzione a Roma e nel Lazio”,

Pesa l’inchiesta su Mafia Capitale

su dati del ministero dell’Interno,  che analizza l’andamento dei principali reati contro la Pubblica amministrazione tra il 2009 e il 2014. Si è infatti  verificata una forte crescita:  +84% a Roma e  +54,6% nel Lazio (contro il +34,5% della media nazionale). I casi di corruzione sono quasi triplicati nel Lazio (+281%) e più che quadruplicati (+422%) a Roma (+113% in Italia). I dati forniti dal Viminale rilevano che il boom dei reati contro la Pubblica amministrazione è dovuto anche all’aumento delle denunce. Pesa l’inchiesta su Mafia Capitale, rivelata a dicembre 2014. Nell’ultimo anno il numero di questi reati ha subito un’impennata: +262% a Roma, +205% nel Lazio, +181% in Italia. Accanto alla corruzione, tra il 2009 e il 2014 si rileva a Roma e nel Lazio una crescita di tutti i reati dei pubblici funzionari e amministratori. Dopo la corruzione è il reato di abuso d’ufficio a presentare l’incremento più significativo, con una crescita a Roma (+76,3%, da 38 a 69 reati) superiore a quella regionale (+32,6%, da 89 a 188 reati) e nazionale (+14,1%, passando i reati da 1.099 a 1.254). Anche i reati di peculato e di omissione o rifiuto di atti d’ufficio registrano tra il 2009 e il 2014 una grossa crescita, ancora una volta più marcata a Roma (rispettivamente +50% e +40,8%), rispetto al valore regionale (+44,4% e +29,2%) e nazionale (+30% e +11,9%). In Italia complessivamente nel 2014 sono stati 379 i reati di corruzione “in senso stretto” e ben 1.967 le persone denunciate o arrestate (di cui il 45,4% al Sud, il 28,7% al Centro e il 25,9% al Nord).  Meno diffuso in Italia il reato di concussione con 111 casi e 378 persone denunciate/arrestate nel 2014, concentrati per circa l’80% al Centro-Sud. L’Eures denuncia che i dati rilevano”la presenza di una cultura corruttiva sistemica e pervasiva, capace di attraversare trasversalmente e quindi di generare una saldatura tra gli interessi illeciti di segmenti rilevanti del sistema politico, dei funzionari e pubblici amministratori, dei cittadini e della cattiva imprenditoria”.

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