Mutui. Si passa a 18 mancati pagamenti

Mutui. Si passa a 18 mancati pagamenti

 

I deputati del M5s, Carla Ruocco e Luigi di Maio.

 

Ieri il  M5s è stato protagonista di una protesta davanti alla Commissione Finanza.

Oggi il governo ha corretto il tiro

La polemica scaturisce dal testo in discussione in Parlamento, per un parere non vincolante delle Camere, sul recepimento della direttiva europea in tema di finanziamenti per l’acquisto della casa. Il testo avrebbe aperto alla possibilità di inserire nei contratti di mutuo una clausola in base alla quale, dopo il mancato pagamento di sette rate, l’istituto sarebbe entrato in possesso dell’abitazione, per venderlo in tempi rapidi e incassare il corrispettivo della vendita, senza passare dal Tribunale per le normali procedure giudiziali, fatto salvo l’obbligo di distribuire gli incassi extra rispetto all’ammontare del debito ai mutuatari stessi. Oggi il governo ha corretto il tiro dichiarando che “era pronto a farlo già ieri, se solo i lavori non fossero stati interrotti dalle proteste”.

Nella proposta di parere della Commissione, ora si precisa che la clausola sulla possibilità di cedere la casa alla banca per estinguere il debito “è facoltativa e la banca non può obbligare il cittadino a sottoscriverla”. Sale il numero dei mancati pagamenti necessari perché scatti l’esproprio: “E’ considerato inadempimento la morosità di almeno 18 rate”. Ancora, “in caso di inadempimento la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore”. Nel documento della maggioranza si precisa che “la banca può trattenere dopo la vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza”. Infine, “il trasferimento del bene immobile alla banca, a seguito dell’inadempimento, comporta l’estinzione del debito anche se il valore dell’immobile è inferiore a quello del debito residuo”. La proposta di parere precisa che “la valutazione della casa, successivamente all’inadempimento, deve essere effettuata da un perito indipendente nominato dal tribunale” e non più dalle parti, mentre “il consumatore deve essere assistito da un esperto di sua fiducia”. A Bankitalia il compito di “vigilare su tutta la procedura”.

Il M5S sostiene che le modifiche apportate continuano a rimanere “palliativi” ma la protesta è costata sanzioni dall’Ufficio di Presidenza della Camera che ha deciso la censura con interdizione dal partecipare ai lavori in Aula per 3 giorni per i deputati Alberti, Cirielli, De Rosa, Della Valle, Sorial, Tripiedi, Di Stefano Manlio, Toninelli, Villarosa, e  per 6 giorni per Bianchi, Nicola, Brugnarotto e Della Valle. Il Movimento ha organizzato davanti al ministero delle Finanze una manifestazione per protestare contro il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sui mutui. Il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, arrivato al sit-in insieme ad altre decine di parlamentari, ha dichiarato: “Vogliamo il ritiro non ci bastano i contentini”. E ha spiegato “Le modifiche di cui si parla sono un contentino, anche quella dello spostamento da 7 a 18 rate per la confisca dell’immobile” e definisce “gravissimo il fatto che il governo metta le mani sulle case degli italiani”.

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