Rapporto Gdf 2015. Sprechi e truffe per 4mld

Rapporto Gdf 2015. Sprechi e truffe per 4mld

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo.

 

La Guardia di Finanza ha pubblicato oggi il “Rapporto Annuale”

Sono state utilizzate oltre 40 banche dati

che contiene i dati sugli sprechi nella Pubblica Amministrazione e le truffe ai finanziamenti pubblici, rilevati dal Corpo. I dati sono disponibili online sul sito internet e sul profilo Twitter ufficiale.

Il “Rapporto Annuale”, edito fin dal 1984, fornisce un quadro completo delle attività svolte dalla Guardia di Finanza nel perseguire la propria missione istituzionale di polizia economico-finanziaria, attraverso attività investigative e piani operativi mirati al contrasto dei più gravi fenomeni di illegalità economico – finanziaria, delle frodi sui finanziamenti pubblici nazionali e comunitari, delle frodi fiscali e dell’infiltrazione nell’economia legale da parte della criminalità organizzata, dei traffici di droga e di merci contraffatte, del contrabbando e del traffico di esseri umani, anche via mare.

Questi sono solo alcuni dei numeri della lotta all’illegalità condotta dalla Guardia di Finanza.

Dal rapporto emerge che tra sprechi e truffe lo Stato italiano ha subito nel 2015 un danno patrimoniale superiore ai 4 miliardi.  Complessivamente sono stati denunciati 4.084 soggetti, 38 dei quali arrestati.

I dati del rapporto annuale mostrano che nel 2015, sono stati chiesti o percepiti in maniera illecita finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre un miliardo.

Nel corso dell’anno sono stati controllati e monitorati appalti pubblici per un valore complessivo di 3,5 miliardi e sono state riscontrate irregolarità che hanno causato danni allo Stato per oltre un miliardo. Quasi un terzo del totale, dunque sono stati subiti  a causa di appalti pubblici assegnati in maniera illegale.

I finanzieri hanno denunciato 1.474 persone, 73 delle quali sono state arrestate.

Dal rapporto emerge che contro l’evasione e le frodi fiscali la Guardia di Finanza ha condotto nel 2015 quasi 20mila indagini di polizia giudiziaria e oltre 85mila tra verifiche, controlli e altre tipologie d’intervento. Servizi realizzati dopo una “attenta selezione preventiva e mirata degli obiettivi”, sottolinea la Gdf, supportata anche dall’utilizzo di oltre 40 banche dati, dall’azione d’intelligence e di controllo del territorio.

Dai dati resi disponibili risulta che nel 2015 la Guardia di Finanza ha scoperto 8.485 evasori fiscali totali, vale a dire soggetti che pur avendo prodotto reddito risultano completamente sconosciuti al fisco, rispetto ai quasi 8mila individuati nel 2014. Per reati fiscali sono stati denunciati 13.665 soggetti, 104 dei quali arrestati. Ai responsabili di frodi fiscali sono infine state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziare per il recupero delle imposte evase per 1,1 miliardi ed avanzate proposte di sequestro per altri 4,4 miliardi.

I finanzieri hanno inoltre individuato 2.466 casi di “frodi carosello”, attraverso la creazione di società fantasma e la costituzione di crediti Iva fittizi, e 444 casi di evasione internazionale, quasi tutti riconducibili ad una falso trasferimento della residenza all’estero. Individuati anche 5.184 datori di lavoro che hanno impiegato 11.290 lavoratori in nero e 12.428 lavoratori irregolari.

Le truffe al settore previdenziale e al sistema sanitario nazionale ammontano a oltre 300 milioni e hanno portato alla denuncia di 6.779 soggetti, 27 dei quali sono stati arrestati. Gli accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti sono stati 2.644, che hanno portato alla segnalazione alla magistratura contabile di 8.021 soggetti.

Per quanto riguarda i reati contro la pubblica amministrazione, la Guardia di Finanza ha svolto 3.870 indagini e ha denunciato 3.179 persone – oltre la metà per abuso d’ufficio (56%), il 21% per peculato e il 23% per corruzione e concussione, 177 delle quali arrestate.

Sono stati eseguiti accertamenti patrimoniali a carico di 9.180 soggetti condannati o indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e prestanome, e 2.182 società. E sono stati sequestrati beni mobili e immobili, 316 aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 2,9 miliardi dalla Guardia di Finanza nel 2015. Le confische hanno invece riguardato 1.819 beni mobili e immobili, 93 aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie per 747 milioni.

Su 5.765 controlli effettuati dalla Guardia di Finanza in sale giochi e centri scommesse, sono state riscontrate irregolarità nel 30% dei casi. Dal Rapporto annuale emerge inoltre che sono stati sequestrati 576 apparecchi automatici da gioco e 1.224 postazioni di raccolta di scommesse clandestine. I finanzieri, inoltre, hanno scoperto oltre 36 milioni di giocate nascoste al fisco.

Nel 2015 la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 390 milioni di prodotti contraffatti e pericolosi, per un valore stimato di circa 3 miliardi. E il Rapporto annuale rileva che complessivamente sono state tolte dal mercato 8.800 tonnellate e 31 milioni di litri di generi agroalimentari contraffatti o prodotti in violazione della normativa sul made in Italy e sequestrati 603 siti internet utilizzati per lo smercio di articoli contraffatti.

 

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