Ddl Concorrenza. Sospensione per dimissioni

Ddl Concorrenza. Sospensione per dimissioni

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il premier Matteo Renzi e l’ex ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi.

E’ da più di un anno che il disegno di legge sulla concorrenza, previsto per legge dal 2009, è in discussione in Parlamento. Il ddl è stato proposto dal ministero per lo Sviluppo economico e approvato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio 2015.  Il testo prevede una serie di liberalizzazioni in campi che vanno dalle assicurazioni auto all’energia, dalle banche ai taxi. Tra le altre misure anche lo stop al monopolio di Poste sulla distribuzione delle multe e delle contravvenzioni o incentivi per l’incremento della concorrenza nella distribuzione farmaceutica.

Il provvedimento punta ad incentivare la crescita con misure a favore dei consumatori. Per fare un esempio il ddl rende più semplice il passaggio da una polizza Rc a un’altra e prevede sconti per operazioni di trasparenza come l’inserimento nell’auto della scatola nera o di rilevatori di tasso alcolico. E, per quanto riguarda i servizi bancari, prevede il potenziamento della trasparenza nella vendita di polizze, contratti di finanziamento e mutui. Il testo è stato approvato alla Camera il 7 ottobre scorso ed  è approdato in commissione Industria a Palazzo Madama dove, il 10 dicembre 2015, è stato fissato il termine per gli emendamenti, dopo un lungo ciclo di audizioni. Una volta approvato da Palazzo Madama, il provvedimento dovrà di nuovo tornare alla Camera.

Ora, però, in seguito alle dimissioni del ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, avendo perso il suo riferimento, il ddl Concorrenza subirà una sospensione di due o tre giorni “per un motivo di rispetto istituzionale” dall’esame della commissione Industria del Senato. I suoi relatori, Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap), hanno detto: “Immaginiamo e ci auguriamo che questa pausa sia il più breve possibile anche perché il provvedimento ormai è agli sgoccioli”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha già firmato il decreto per l’accettazione delle dimissioni di Federica Guidi da ministro dello Sviluppo Economico, e ha affidato l’interim del dicastero al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Su Facebook il premier ha scritto: “Nell’arco dei prossimi giorni proporrò al presidente della Repubblica di individuare un nuovo ministro dello Sviluppo economico. E una delle prime cose fondamentali da fare sarà sulla piccola impresa”.

II sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonio Gentile.

II sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonio Gentile, che ha confermato la sospensione dell’esame del provvedimento ha detto che nel caso in cui non dovesse arrivare una soluzione nel breve periodo “faremo una valutazione diversa”.

 

 

 

 

 

 

 

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