In Turchia chiusa l’ambasciata tedesca

In Turchia chiusa l’ambasciata tedesca

 

Il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier.

 

A poche ore dall’inizio del Consiglio europeo

Una minaccia specifica agli interessi tedeschi in Turchia

dove i 28 leader, oggi e domani, discuteranno in merito all’intesa Ue-Turchia, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha dichiarato:  “Sono cautamente ottimista, ma francamente, più cauto che ottimista”. E ha avvertito: “Solo se lavoriamo tutti assieme in modo coordinato e restiamo calmi, raggiungeremo il successo”.

Intanto oggi il ministero degli Esteri di Berlino ha confermato che sono rimasti chiusi, per una possibile minaccia alla sicurezza, l’ambasciata tedesca ad Ankara, confinante con quella italiana,  e il consolato tedesco a Istanbul. E ha aggiunto che per gli stessi motivi, a Istanbul, è stata chiusa anche la scuola tedesca, che si trova, insieme al consolato, in una zona molto centrale, nei pressi di piazza Taksim e viale Istiklal.  Ieri pomeriggio gli artificieri turchi avevano fatto brillare uno zaino sospetto abbandonato nel cortile della scuola. Nella borsa era poi risultato esserci solo del cibo. Secondo un messaggio inviato ai residenti, la decisione è giunta a seguito di una minaccia “non verificabile in modo definitivo”.

Secondo indiscrezioni, le chiusure precauzionali sarebbero legate a una minaccia specifica diretta alle rappresentanze diplomatiche e agli interessi tedeschi in Turchia. Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier a Berlino, incontrando la stampa, ha detto: “Abbiamo avuto indicazioni concrete di un possibile attacco alle rappresentanze tedesche in Turchia”. E ha spiegato: “Per questo nella notte ho deciso la chiusura” delle sedi diplomatiche, affermando che “Si tratta di una misura comunque precauzionale”. Già martedì l’ambasciata tedesca ad Ankara aveva messo in guardia i propri concittadini su possibili nuovi imminenti attentati nella capitale turca, dopo quello che domenica ha provocato 37 vittime a una fermata dell’autobus in pieno centro. Non è esclusa la chiusura di sedi diplomatiche di altri Paesi.

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