Prodi: “Brexit cambierà il futuro dell’Ue”

Prodi: “Brexit cambierà il futuro dell’Ue”

L’ex premier Romano Prodi.

L’ex premier Romano Prodi in un intervento sul Messaggero ha scritto: “Giovedì prossimo gli elettori britannici decideranno se il loro Paese continuerà a fare parte dell’Unione Europea o se andrà per conto suo.

Una campagna elettorale tesa e drammatica

Una decisione ancora incerta, al termine di una campagna elettorale tesa e purtroppo anche drammatica. Una campagna che, all’interno della Gran Bretagna, ha mobilitato tutte le forze politiche, sindacali, economiche e perfino i rappresentanti delle diverse confessioni religiose. Tuttavia, anche all’esterno della Gran Bretagna, la campagna è stata seguita con tale ansia e partecipazione da sconvolgere i mercati finanziari dell’intera Europa e oltre.

Il premier britannico, David Cameron.

“Anche se personalmente mi auguro e spero che l’uscita non avvenga,  sono profondamente convinto che non solo l’Unione Europea non si dissolverà ma sarà obbligata dagli eventi della storia a convergere verso politiche sempre più armonizzate. È possibile che quest’obiettivo sia raggiunto solo dopo un ulteriore approfondimento della crisi in corso ma è anche probabile che, se questo processo si evolverà nella sua positiva direzione, fra dieci o vent’anni la Gran Bretagna sarà obbligata a riconoscere che il proprio futuro sarà garantito solo schierandosi tra i Paesi guida dell’Europa”.

Prodi: “Un’Europa né cotta né cruda”

E ha aggiunto: “All’indomani del referendum deve cominciare un’immediata azione dei Paesi del nocciolo duro europeo per mettere in atto forme di più stretta collaborazione, senza le quali non vi è per noi alcun futuro nel mondo globalizzato”. “Un cammino che dovremmo compiere in ogni modo perché, di fronte agli Stati Uniti ed alla Cina, un’Europa che non è né cotta né cruda non può avere alcun ruolo”.

Romano Prodi.

L’ex premier  ha scritto: “Deve essere perciò chiaro che la manifestata diversità della Gran Bretagna (sia che essa si esprima in un voto a favore o in un voto contrario alla permanenza nell’Unione) impone di compiere queste scelte prima che il progresso dell’Europa continui ad essere così lento da emarginarla ancora per lungo tempo da qualsiasi ruolo di guida della politica mondiale”.

Secondo l’ex presidente della Commissione i rischi però sono tanti.

Prodi: “Gli aspetti negativi riguardano il messaggio di fragilità dell’Ue”

“Gli aspetti negativi di una eventuale Brexit riguardano invece il messaggio di fragilità che l’Unione Europea trasmetterebbe in tutto il mondo, ossia quello di un’Unione reversibile e non duratura nel tempo”. Secondo Prodi poi “in secondo luogo non si può escludere che altre nazioni siano tentate di seguire la stessa strada, dato che, in tutti i Paesi, i movimenti antieuropei si sentiranno incoraggiati a perseguire lo stesso obiettivo”. “Bisogna tuttavia riconoscere che, anche in caso di un risultato del referendum in favore della permanenza nell’Unione, la conseguenza sarà la nascita formale di un’Europa a due o più velocità. Una decisione già virtualmente assunta nel febbraio scorso quando il Primo Ministro Cameron, all’indomani dei lunghi negoziati con Bruxelles in vista del referendum, aveva potuto annunciare che il suo Paese aveva ottenuto garanzie tali da escludere ogni partecipazione agli eventuali progressi delle politiche comuni dell’Unione Europea”.

 

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