Sì della Camera al decreto sull’Ilva. Renzi twitta: “Riparte la speranza”

Sì della Camera al decreto sull’Ilva. Renzi twitta: “Riparte la speranza”

decreto sull'Ilva

I deputati del M5s

 

 

ottiene il via libera definitivo della Camera con 284 sì, 126 no di M5S, Lega e Sel e 50 astenuti di Forza Italia e Fdi. Soddisfatto il premier Matteo Renzi

Il decreto sull’Ilva

che su twitter commenta: “Riparte la speranza”. Forti, invece, sono state le polemiche delle opposizioni. Il Movimento cinque stelle ha esposto in Aula cartelli di protesta contro il provvedimento. “È una proroga a vita dell’Ilva che è in realtà solo un modo per far rientrare le banche dalle loro esposizioni e dei loro crediti per poi lasciare tutti debiti e danni a carico dello Stato. Ecco cos’è il decreto Ilva”, ha detto in Aula il deputato M5s Davide Crippa. Mentre Davide Caparini della Lega ha dichiarato: “Quattromila aziende dell’indotto dell’Ilva attendono da anni i pagamento dello Stato ladro, che ha preteso le tasse e non ha pagato i fornitori. L’ingerenza della politica nella gestione dell’Ilva sta desertificando il patrimonio siderurgico del paese, un tempo ai vertici mondiali. È l’ennesimo fallimento di un governo che merita solo di andare a casa”. ”Si continua a voler tenere in vita un modello produttivo che a Taranto non è riparabile essendo quello dell’Ilva un impianto vecchissimo, che produce un inquinamento, secondo gli studi dell’Istituto superiore di sanità, che ha provocato un aumento della mortalità infantile del +21% e del + 54% di malattie tumorali tra i bambini rispetto alla media”, lo ha affermato in una nota il coportavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. Il decreto legge approvato con voto finale è profondamente diverso da quello approvato dal Consiglio dei ministri alla vigilia di Natale. Nel testo oltre allo stanziamento di due miliardi in gestione ai tre commissari cui è affidata l’amministrazione straordinaria dell’azienda dallo scorso 21 gennaio, viene anche precisata la tempistica degli interventi dell’Autorizzazione integrata ambientale con delle modifiche, però, rispetto a quanto uscito dal consiglio dei ministri di dicembre. Nel decreto si riconferma la data che c’era nel piano ambientale approvato dal Governo un anno fa: nell’Ilva, l’Aia andrà conclusa ad agosto del 2016. Invariata la conclusione dell’80% delle prescrizioni nel luglio prossimo. Potenziata, invece, un’altra parte del decreto che riguarda le tutele dell’indotto che teme di perdere, o di vedere ridimensionati, i crediti maturati con l’ingresso dell’Ilva in amministrazione straordinaria.

 

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