Ddl scuola e avvio dell’esame del ddl Rai. Le reazioni del giorno dopo

Ddl scuola e avvio dell’esame del ddl Rai. Le reazioni del giorno dopo

riforma della scuola e riforma Rai

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini

 

 

Dopo il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge sulla riforma della scuola e l’avvio dell’esame del ddl Rai, oggi è il giorno delle reazioni.

Il giorno dopo

Il premier Matteo Renzi spiega che il rinnovamento culturale del Paese parte proprio dalla scuola e dalla tv pubblica. E dichiara che così come quella della scuola deve essere una “rivoluzione concettuale”, quella della tv pubblica deve essere una rivoluzione “culturale”. Ma fonti di governo spiegano che se i tempi si allungassero troppo, il premier sarebbe pronto ad avocare a sé l’intervento con un decreto. Percorso parallelo per la riforma della Rai. Soddisfatto anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che spiega come, con la riforma, il criterio dell’anzianità rimane esclusivo per gli scatti stipendiali degli insegnanti e in questo modo si liberano risorse che saranno impegnate per premiare i docenti meritevoli. Alberto Irone, portavoce della Rete degli studenti medi, che ieri hanno protestato in tutta Italia, chiede al Parlamento, nel momento in cui si aprirà il dibattito sul ddl di riforma della scuola, di “cancellare gli sgravi per le paritarie e i meccanismi di finanziamento privato diretto” delle scuole, di “superare lo strapotere dei ‘presidi-manager-sindaci’ con una vera riforma degli organi collegiali e della democrazia scolastica” e di “approvare e finanziare la legge nazionale sul diritto allo studio e la riforma dei cicli”. Il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, esprime forti perplessità in tema di stabilizzazioni del personale ma giudizio positivo sul mantenimento degli scatti di anzianità.

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