L’incontro tra il segretario generale della Fiom Maurizio Landini e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, a Roma, non ha accorciato le distanze tra i due leader.
“Bisogna cancellare qualsiasi ambiguità”
Non convinta dai chiarimenti offerti da Landini Susanna Camusso prende posizione: “Pensiamo che bisogna cancellare qualsiasi ambiguità: è necessario che Landini dica quello che pensa tutta la Cgil e cioè che noi non diventiamo nè i sostituti nè i costruttori di nuovi movimenti politici”. E afferma: “Il bisogno di politica di Landini non può stravolgere la natura della Cgil. Noi non vogliamo diventare né i costruttori né i sostituti di movimenti”. Poi chiede a Landini di chiarire che la manifestazione del 28 marzo della Fiom sia di natura “sindacale e non politica” e propone una piattaforma comune con la Cgil. Al termine dell’incontro Landini, in una nota, ha affermato: “Pensiamo sarebbe utile che la Cgil insieme alla Fiom si attivasse per costruire una coalizione sociale, a partire dall’interesse e dalla disponibilità espressa dai partecipanti alla discussione dello scorso sabato”. Landini spiega: “Sto facendo una battaglia per la difesa dei diritti alla luce del sole. Non ho interessi personali. La coalizione sociale non è una formazione politica e non sono interessato a presentarmi alle elezioni”. Poi chiarisce: “Non capisco a chi e a cosa erano riferite le obiezioni della segreteria della Cgil”. E aggiunge: “La scelta di avviare il cantiere per la coalizione sociale da parte della Fiom è avvenuta dopo mesi di discussione e si è conclusa con il voto dell’assemblea nazionale a Cervia a cui ha partecipato ed è intervenuta la segreteria nazionale Cgil, senza tra l’altro sollevare alcuna obiezione di merito nè di metodo”. Poi conclude: “La coalizione sociale è del tutto legittima e rispettosa dello Statuto della Fiom e della Cgil”.