Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in un’intervista al Messaggero, relativamente alle dichiarazioni di Ignazio Marino, dichiara: “Mi pare presuntuoso e irrealistico
“Non si può lasciare la Capitale in sospeso”
affermare di essere l’unico tutore della legalità” e “in più affermare che dopo di lui torna la mafia, è inaccettabile per chiunque sarà il successore che il popolo romano sceglierà”. E aggiunge: questo “è un comportamento incredibile e ingiustificabile. Qui si sta parlando della Capitale d’Italia e ci vorrebbe maggiore rigore e decisamente maggiore serietà”, “non si può lasciare la Capitale in sospeso e nella massima incertezza, per giorni, alla vigilia del Giubileo”. Il ministro dice di augurarsi che Marino “non abbia davvero affermato certe cose o avanzato quelle minacce. Sul piano politico e morale dire certe cose solo quando ci si dimette, significa affermare implicitamente che non le si è volute dire fin qui solo per ragioni di potere. Marino non giochi sulla pelle di Roma”. Per quanto riguarda la nomina del commissario, Alfano spiega che “ci sono molti nomi validi sul campo. Sceglieremo quello che potrà assicurare, in pieno raccordo con il governo, una buona amministrazione e una perfetta efficienza in vista del Giubileo”, sul quale ci sarà “piena collaborazione” con l’esecutivo.