Ok del Senato al ddl Boschi

Ok del Senato al ddl Boschi

 

Il ministro per le riforme Maria Elena Boschi

 

Il premier Matteo Renzi scrive su Facebook: “Oggi al Senato approviamo le riforme costituzionali.

Un’Italia più semplice e più forte

Si può essere o meno d’accordo su ciò che siamo facendo, ma lo stiamo facendo: la lunga stagione della politica inconcludente è terminata. Le riforme si fanno, l’Italia cambia”. Renzi dice anche: “L’Italia può essere meglio della Germania: basta col piagnisteo. Noi facciamo le riforme, con un grande abbraccio ai gufi e ai loro derivati”. Oggi, dunque, l’Aula di Palazzo Madama ha dato il  via libera al cosiddetto ddl Boschi, con 179 sì, 16 voti contrari e 7 astenuti.  Dopo il sì del Senato il testo passerà subito alla Camera che (secondo i piani della maggioranza) dovrebbe semplicemente confermarlo, entro Natale, senza apportare alcuna modifica. Allora (secondo quanto prevede l’articolo 138 della Carta per le modifiche costituzionali) il ddl Boschi sarà nuovamente sottoposto al Senato e alla Camera per una definitiva approvazione, con dei passaggi parlamentari più snelli e rapidi che dovrebbero concludersi entro primavera 2016. Il testo, infine, sarà sottoposto ai cittadini nel referendum di ottobre. A quel punto la riforma potrà entrare in vigore, dopo lo scioglimento delle Camere (che Renzi dice avverrà nella primavera 2018, a scadenza naturale). Oggi, intanto, le opposizioni sono andate all’attacco. La Lega ha lasciato l’Aula di Palazzo Madama con la Costituzione in mano dopo la dichiarazione di voto e, non appena l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha cominciato a parlare, tutti i senatori M5S sono usciti. Da fonti parlamentari si apprende che anche Sel non ha partecipato al voto, pur restando in Aula. Numerosi esponenti di Forza Italia hanno abbandonato i loro posti: tra loro il capogruppo Paolo Romani e i senatori Bernini, Gasparri, Rossi. In Aula sono rimasti seduti i senatori azzurri che hanno deciso di votare a favore del ddl Boschi.  La senatrice Josefa Idem (Pd) aveva votato per errore contro il ddl, ma poi ha preso parola chiarendo che il suo voto era a favore. Soddisfatto, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, commenta con soddisfazione su twitter“Grazie a chi continua ad inseguire il sogno di un’Italia più semplice e più forte: Le riforme servono a questo #lavoltabuona”. 

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