Legnini: “Meglio costruire ponti che romperli”

Legnini: “Meglio costruire ponti che romperli”

 

Il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini

 

Oggi è la seconda giornata dei lavori del 32mo Congresso dell’Anm a Bari, in cui è previsto l’intervento del vicepresidente del Csm,

“Si cresce con le critiche non con i complimenti”

Giovanni Legnini. Rispondendo alle domande dei cronisti che gli chiedevano se si senta a proprio agio nel ruolo di “ponte” fra governo e magistratura, attribuitogli da qualcuno, Legnini risponde: “Io sono per la costruzione di ponti: meglio la costruzione che la loro rottura”. Ieri il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, nel suo intervento, aveva mosso critiche alla riforma della Giustizia. Alle parole di Sabelli risponde il  ministro degli Interni, Angelino Alfano, che dichiara:  “Credo che ci voglia coraggio e una certa faccia per attaccare questo governo. Invece dell’autocritica, per quanto successo a Palermo, arrivano gli attacchi. E’ un modo ottimo per sviare l’attenzione”. Pronta la risposta di Sabelli che dice: “Noi vogliamo il confronto e questo può essere anche critico, ma si cresce con le critiche non con i complimenti”. E aggiunge: “spiace si pensi che la magistratura voglia sottrarsi con le polemiche alla riflessione su quanto accaduto a Palermo”, perchè è in gioco la stessa “credibilità” della magistratura. Il riferimento è alla vicenda che ha visto finire sotto indagine cinque magistrati. Il presidente della sezione di Palermo dell’Anm, Matteo Frasca, ribadisce che “Da subito abbiamo chiesto chiarezza: se qualcuno ha fatto scempio delle regole, lo accerteranno gli organi competenti”. Anche il segretario dell’Anm, Maurizio Carbone, spiega la posizione dell’Anm e dice: “Non vogliamo lo scontro. Chiediamo riforme concrete e risposte forti”. A margine di un convegno a Expo, sulla vicenda, interviene anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che dice:”Lo scontro non c’è; c’è una dialettica con posizioni diverse, come è fisiologico che sia. Non credo ci si stata ieri un’aggressione al governo, né oggi un’aggressione alla magistratura. L’importante è che ci sia pieno rispetto”. L’Anm replica al ministro: “La magistratura è unita nel richiedere strumenti idonei a dare risposte forti alla richiesta di legalità del Paese. Chiediamo che la politica sia con noi e non ci siano più messaggi di divisione”.

 

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