Orfini mette insieme 25 consiglieri dimissionari

Orfini mette insieme 25 consiglieri dimissionari

 

Il commissario Pd Roma, Matteo Orfini

 

Dalle 16.30 di oggi Ignazio Marino è di nuovo, a tutti gli effetti, sindaco di Roma. Ma il quadro è cambiato

Casapound: “Marino, resta con noi, fai a brandelli il Pd”

e Marino si ritrova con una giunta dimezzata e con la maggioranza del consiglio pronta a cacciarlo. Il commissario Pd Roma, Matteo Orfini, mentre il “sindaco marziano” ritirava le sue dimissioni, ha messo a punto la strategia per mandare a casa Marino. Oggi pomeriggio, infatti,  Orfini, che ha convocato alle 14 i consiglieri comunali dem al Nazareno, ha dovuto darsi da fare per cercare consiglieri dell’opposizione da aggiungere ai 19 delle fila del Pd pronti a dare contestualmente le dimissioni per ottenere la decadenza del governo Marino. Alla fine ce l’ha fatta. Ai consiglieri del Pd si sono uniti Daniele Parrucci di Centro democratico e Svetlana Celli della Lista Marino, entrambi della maggioranza. Mentre per l’opposizione si dimettono Alfio Marchini e Alessandro Onorato della Lista Marchini, Mino Dinoi del gruppo misto e Roberto Cantiani del Pdl, raggiungendo quota 25. Così si scioglierà l’Assemblea capitolina e decadrà, naturalmente, anche il sindaco. Nessuna attesa, confronto in aula o ratifica. Il sindaco, oggi, lasciando Palazzo Senatorio, aveva detto: “Sono pronto a confrontarmi con la maggioranza. Illustrerò quanto fatto, le cose positive, la visione per il futuro…E’ quello il luogo della democrazia. Questa sera parlerò con la presidente Baglio e illustrerò, oltre a consegnarle la lettera, la mia intenzione di avere una discussione aperta, franca e trasparente nell’aula Giulio Cesare”. Mentre in Campidoglio esponenti di Casapound incitavano il sindaco con queste parole: “Marino, resta con noi, fai a brandelli il Pd”.

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