Sì del Cdm al decreto “Salva Regioni”

Sì del Cdm al decreto “Salva Regioni”

 

Il sottosegretario Claudio De Vincenti

 

Oggi il consiglio dei ministri ha approvato il decreto “Salva Regioni”. Il sottosegretario Claudio De Vincenti

Ora la quota del disavanzo del Piemonte verrà spalmata su 30 anni

ha annunciato: il cdm ha approvato “una norma che consente di chiarire la contabilità delle Regioni, un tema sollevato da Corte dei Conti, in particolare per la contabilizzazione dei debiti passati”. La mancata approvazione del decreto nei tempi concordati era stata all’origine di un contrasto tra Renzi e il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che aveva minacciato le dimissioni, poi congelate, dalla Conferenza. Il decreto nasce per il Piemonte ma riguarda anche tutte le altre Regioni che hanno fatto ricorso ai fondi del Salva Crediti. Lo scorso luglio la Corte Costituzionale ha imposto di contabilizzarli nel bilancio regionale. In questo modo le risorse dovrebbero rientrare in sette anni e non in trenta, come nel caso in cui restassero fuori dal bilancio. Il ritardo nel correggere l’anomalia, frutto di un errore del governo Monti, ha fatto in modo che la Corte dei Conti certificasse per il Piemonte un buco da 5,8 miliardi. Il caso del Piemonte rischiava di trascinarsi dietro anche le altre Regioni. Per questo motivo era stato chiesto al governo di intervenire subito con un decreto “Salva Regioni”. Grazie a questo decreto, ora, la quota del disavanzo del Piemonte verrà spalmata su 30 anni. L’effetto immediato sui conti della Regione è uno sconto di 550 milioni sulle rate di interessi da pagare per restituire il debito. Oggi, dopo la notizia dell’approvazione,  Chiamparino ha commentato: “Il decreto non può essere definito Salva-Regioni, perché determina certezza nella contabilizzazione delle risorse. La notizia è senz’altro positiva: il governo ha mantenuto l’impegno di chiarire una norma che la stessa Corte Costituzionale ha giudicato ambigua e che aveva dato origine a una contabilizzazione non corretta di debiti passati”. E ha aggiunto: “Ringraziamo il governo, perché consente di ridare certezza ai bilanci di tutte le Regioni e di conseguenza al bilancio dello Stato”.

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