Bologna città blindata. Oggi la Lega in piazza

Bologna città blindata. Oggi la Lega in piazza

 

Lega in piazza : Il leader della Lega Matteo Salvini

 

Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha annunciato che quella che la Lega ha organizzato per oggi,

Salvini ha promesso: niente bandiere di partito

8 novembre, a Bologna, sarà una “giornata di Liberazione nazionale, per dare una spallata al governo”, sottolineando che “sul palco non ci saranno simboli della Lega perché sarà una manifestazione aperta a tutti i “non sinistri”, e, in primis, a Forza Italia”. La manifestazione ha luogo al termine della tre giorni di protesta “Blocca Italia”, sempre organizzata dalla Lega. Il leader del Carroccio si prepara a tornare nel capoluogo emiliano ad un anno esatto (era anche allora l’8 novembre) dalla visita al campo sinti di via Erbosa, che vide l’assalto all’ auto di Salvini da parte di un gruppo di attivisti dei centri sociali con il risultato del cruscotto dell’auto sfondato. Ma questa volta Salvini punta ad entrare nel “cuore” della città e a riempire Piazza Maggiore con un’iniziativa di protesta contro il governo Renzi, ribattezzata “Liberiamoci e ripartiamo” e senza bandiere di partito. L’obiettivo è mettere insieme diverse realtà di centrodestra in una città, da sempre fortino rosso, e che si avvicina, insieme ad altri capoluoghi come Milano e Napoli, alle amministrative. Così, nelle settimane scorse, l’invito al raduno emiliano è stato mandato a tutti. Giorgia Meloni ha affermato che sarà presente anche Fratelli d’Italia. E Francesco Storace, attraverso Twitter, ha annunciato di aver già riempito “due pullman da Roma e uno dal Veneto”. Rispondendo all’appello di Salvini, Silvio Berlusconi, che aveva fatto sospirare la sua partecipazione, alla fine ha affermato: “Sono ben lieto di accettare l’invito del segretario della Lega, Matteo Salvini, a partecipare alla manifestazione di Bologna”, sottolineando: “Non potevamo restare indifferenti dinanzi alle pressioni dei nostri elettori che in questi giorni hanno insistentemente chiesto una forte dimostrazione di unità del centro-destra”. Poi ha proseguito: “Questa unità si è concretizzata nella riunione dei capigruppo di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, per il coordinamento della nostra azione parlamentare a partire dalla legge di stabilità, a conferma che i movimenti del centro-destra hanno l’assoluta consapevolezza di poter vincere soltanto se uniti”. E ha concluso: “L’appuntamento con Matteo Salvini e con Giorgia Meloni è quindi fissata per le ore 12.00 di domenica 8 novembre in Piazza Maggiore a Bologna”. La decisione dell’ex cavaliere è stata accolta con entusiasmo da Salvini che ha commentato: “Sono contento per la presenza di Silvio Berlusconi a Bologna. Un’opposizione finalmente compatta potrà liberare gli italiani dalla sinistra delle tasse e dell’invasione. È un segnale che a Renzi non piacerà”. E ha aggiunge: “La prossima settimana parleremo delle candidature per le comunali”. Altra realtà invitata dal capo del Carroccio è Casapound che, invece, ha declinato l’invito. Non ci sarà proprio per la partecipazione di Berlusconi. Il vicepresidente Simone Di Stefano ha puntualizzato: “Noi non volevamo salire sul palco, volevamo che ci fosse solo Salvini, su quel palco”. Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, durante un talk show a Milano, confermando la sua presenza alla manifestazione, ha dichiarato: “E’ importante che Berlusconi ci sia, per la prima volta, a una grande manifestazione che vede riunita una parte importante del centrodestra. Manca solo il Ncd, che qui governa con noi e a Roma con Renzi. Questa è una dissociazione politica che va risolta”. E ha continuato: “Ci sarà tanta gente. Spero che le forze dell’ordine tengano a bada i soliti esagitati e scalmanati che non sopportano la democrazia, chi la pensa diversamente e vuole mettere un bavaglio”. Non sono mancati, però,  i commenti polemici. Come quello dell’ex Forza Italia e leader di Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto, che ha dichiarato: “Si materializza un ennesimo errore da parte di Silvio Berlusconi, che accetta di andare a Bologna a incoronare la Lega”. Fitto ricorda anche che oggi, al Teatro Olimpico di Roma ci sarà una manifestazione “alternativa” delle “forze moderate e liberali”. Salvini, di contro, ha dichiarato: “A Bologna domenica sarà una giornata memorabile. Non mi aspetto tensioni sociali ma una piazza stupenda, pacifica, strapiena. Mi spiace che ci saranno 2.500 uomini delle forze dell’ordine, che invece di inseguire gli spacciatori saranno impegnati a tenere a bada qualche centinaio di poveretti antidemocratici, che comunque saranno a debita distanza”.  E ha aggiunto: “Le contestazioni ci stanno in democrazia. Quando uno comincia a mettere il passamontagna e a sfasciare tutto passa dalla contestazione alla delinquenza, quindi il suo posto è la galera, non la piazza”. La Lega, infatti, ha fatto le cose in grande e dopo quella dello scorso febbraio, a piazza del Popolo, quella di oggi sarà la seconda prova di piazza della “Lega nazionale” determinata a parlare a tutti gli italiani. Il deputato del Carroccio Gianluca Pini, ha assicurato: “Sarà la nostra manifestazione più grande degli ultimi anni, una cosa mai vista neppure a Pontida”. Il capogruppo in Regione, Alan Fabbri, spiega: “Ci aspettiamo 100 mila persone” provenienti da tutta Italia e  “600-700 pullman”, la gran parte proveniente dal lombardo-veneto, ma anche treni dal Sud. Ma Bologna non è una città come le altre, è la piazza rossa per eccellenza e  la presenza di tutta la destra in piazza è una miscela sta per scatenare possibili reazioni esplosiva nel capoluogo emiliano. Centri sociali e diverse sigle della sinistra radicale hanno annunciato contro-manifestazioni. Una manifestazione partirà alle 10 da piazza XX settembre. Allo stesso orario, ma sul ponte di via Stalingrado, è fissato un altro corteo che fa capo al centro sociale Crash. Infine, sempre alle 10, ci sarà una misteriosa manifestazione dell'”Internazionale trash ribelle”. Dunque presidi e cortei attraverseranno tutto il centro storico. E Bologna si organizza di conseguenza: i pullman parcheggeranno in luoghi fissati all’ultimo minuto per motivi di sicurezza. Mentre per gli attivisti che arriveranno in stazione ci saranno degli ampi cordoni di polizia, carabinieri e digos. La Città è blindata e saranno messe in campo misure di sicurezza straordinarie che a Bologna non si ricordano da tempo. La tensione è alta e ci si aspetta una giornata complicata. Di sicuro, a Bologna, oggi non sarà una domenica come le altre.

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