Marino: “Ho cercato di cambiare il sistema”

Marino: “Ho cercato di cambiare il sistema”

 

L’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino e il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone.

 

Oggi il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone,

“Un quadro di maladministration che era sotto gli occhi di tutti”

è intervenuto al convegno “Educare alla cittadinanza, noi contro le mafie”, organizzato dalla Regione Lazio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Pignatone ha affermato: “Oggi Cantone riconferma sul piano della verifica amministrativa la conclusione delle indagini penali su Mafia Capitale. Non parlo dei processi che sono in corso e per cui arriveranno le sentenze, ma è emerso un quadro di maladministration che era sotto gli occhi di tutti ma che senza le indagini non sarebbe mai emerso”. E ha aggiunto: “Se per il giudizio penale serve la sentenza, per il giudizio amministrativo non dobbiamo aspettarla. Non si può più contestare il giudizio che a Ostia ci sia la mafia o che ci siano sistemi di corruzione in certi ambienti, e questo lo possiamo dire senza aspettare le sentenze definitive”.

I quotidiani La Repubblica e  Il Messaggero, oggi, hanno pubblicato l’ultimo documento firmato il 10 marzo scorso da Raffaele Cantone. Nel documento si legge che l’indagine dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sulla gestione del Comune di Roma dal 2012 al 2014 “ha rivelato la sistematica e diffusa violazione delle norme e il ricorso generalizzato e indiscriminato a procedure prive di evidenza pubblica, con il conseguente incremento di possibili fenomeni distorsivi che agevolano il radicarsi di prassi corruttive”. L’Anac ha riscontrato irregolarità dalla manutenzione delle strade ai servizi per i disabili, dagli ospizi agli affitti delle case, dalla macellazione della carne alla tutela del verde pubblico, dall’acquisto di nuovi software alla gestione dei canili.

A proposito del rapporto dell’Anac sugli appalti nel Comune di Roma, l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino ha rivendicato la sua battaglia e, su Facebook,  ha scritto: “Ho letto con grande attenzione i resoconti giornalistici sull’ispezione condotta da Raffaele Cantone sugli appalti del Comune di Roma. Un’indagine che si aggiunge a quella sui conti che avevo richiesto e ottenuto e che impegnò per sei mesi la Guardia di Finanza in Campidoglio. Rivendico con orgoglio di essere stato io a volere questa collaborazione, anche firmando nel luglio del 2015 con lo stesso Direttore dell’Anac il primo Protocollo di Vigilanza Collaborativa fra Comune di Roma e Anac”. Marino ha aggiunto: “L’indagine di Cantone riguarda gli anni dal 2012 al 2014 ma vorrei far notare che quello che è stato accertato non nasce nel 2012. Le pratiche opache che io ho tenacemente combattuto sono figlie di un sistema malato che ha le sue radici anche nelle amministrazioni precedenti, e sarebbe puerile negarlo. La differenza fra la mia amministrazione e quelle che l’hanno preceduta è che io ho cercato di cambiare questo sistema”.

 

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