Renzi a Napoli. Proteste e scontri

Renzi a Napoli. Proteste e scontri

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, a Napoli presso la Fondazione IDIS-Città della Scienza.

Uno striscione con la scritta: “Napoli sfiducia il Governo Renzi”  e un grande pupazzo di Pinocchio che indossa una maglia con la scritta Pd hanno aperto il corteo di protesta contro il premier Matteo Renzi, atteso nel pomeriggio a Napoli per partecipare alla cabina di regia su Bagnoli, per la riqualificazione dell’ex area Italsider.

Circa duemila persone alla manifestazione

Una grande manifestazione, con circa duemila persone, contro il governo alla quale hanno partecipato i comitati di cittadini di Bagnoli, collettivi studenteschi, centri sociali ma anche varie sigle di disoccupati, Cigl, Cisl e Uil, i lavoratori di Gepin e Almaviva e il Movimento 5 Stelle.  In piazza anche gli assessori Carmine Piscopo e Alessandro Fucito, che hanno affermato: “Siamo vicini a chi vuole far sentire la propria voce di dissenso. Voce che il comune sa ascoltare e il governo no”.

La manifestazione di Napoli contro il governo.

A protestare, ma non in piazza, anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che, nei giorni scorsi aveva ribadito l’intenzione dell’amministrazione comunale di non partecipare alla riunione, chiedendo un incontro privato con il presidente del Consiglio, al di fuori della cabina di regia. Il sindaco  aveva detto: “La cabina di regia è una stanzetta preconfezionata  è un luogo pericoloso da cui ci teniamo a distanza”

De Magistris contro chi vuole “mettere le mani sulla città”

Il primo cittadino aveva ribadito a Renzi di voler procedere, sulla vicenda Bagnoli, con il dialogo “rispettando la Costituzione”, ma di voler “respingere con fermezza e risolutezza” chi volesse “mettere le mani sulla città”. Ma rispetto al faccia a faccia che era stato chiesto dal sindaco “prospettando questioni di rilevanza istituzionale importanti”, de Magistris non ha avuto risposta dal premier. Il sindaco ha sottolineato: “Trovo sorprendente che il Presidente del Consiglio di fronte a una richiesta di incontro che faccio da un anno e mezzo non ritenga di incontrare il sindaco della terza città d’Italia”, considerando quella di Renzi “una passerella elettorale visto che prima va a fare il Forum a Il Mattino e poi chiude la cabina di regia. È un’operazione politica”.

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Nel corso del forum al Mattino, facendo riferimento alle proteste di oggi nel capoluogo campano, il premier Matteo Renzi ha detto: “Possono insultare, minacciare, tirare sassi e lacrimogeni. Noi siamo più forti delle minacce e più decisi dei loro insulti. Abbiamo promesso che il Paese lo sblocchiamo e lavoriamo per questo”. Su Facebook Renzi ha scritto: “Oggi presentiamo il progetto di bonifica” di Bagnoli. “Non c’è nessuna cementificazione, ma solo il rispetto rigoroso del piano regolatore di Vezio De Lucia. E non solo: eliminiamo la “colmata”. Eliminiamo cioè il più grande scandalo ambientale, bonificando 230 ettari e rimuovendo due milioni di metri cubi tra colmata e mare di rifiuti lasciati per anni in condizioni atroci”.

Renzi: “Ora il 14 maggio si parte”

Sulla bonifica di Bagnoli il premier ha dettato tempi certi a partire dalla Conferenza dei Servizi,  assicurando che durerà solo un mese, dal 14 aprile al 14 maggio. Renzi ha affermato: “Di solito prima si litigava, ora il 14 maggio si parte. E il giorno dopo la fine della Conferenza dei Servizi, il 15 maggio il commissario Nastasi chiederà appuntamento al procuratore per il dissequestro delle aree oggi sotto sequestro”. Al termine della cabina di regia in prefettura a Napoli, il premier Matteo Renzi ha detto: “Non date ascolto alle ricostruzioni farlocche: a Bagnoli non c’è nessuna cementificazione. Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito. Noi siamo quelli che messi davanti alle responsabilità, non ci prendiamo paura. Abbiamo promesso di sbloccare l’Italia. E lo faremo, con umiltà e coraggio”.

Gli scontri con la polizia.

E ha aggiunto: “Ci sono 272 milioni di euro per la ripulitura di Bagnoli: noi li mettiamo. Sono i denari che servono a Bagnoli per tornare in mano ai napoletani, a Napoli per essere capitale del Mezzogiorno e all’Italia di essere una nazione degna del futuro”. La conclusione della bonifica “è prevista entro il 2019. Io avevo chiesto il 2018 però meglio essere prudenti e saggi. Per ripulire quest’area da anni di incuria ci sarà bisogno di un lavoro di 36 mesi”. E ha spiegato: “Azioni immediate di bonifica partiranno nel 2016, poi partirà la rigenerazione a gennaio 2017 e dalla fine del 2017 le infrastrutture”.

Dividere Bagnoli dalla parola camorra

A conclusione della conferenza stampa, dopo la cabina di regia su Bagnoli, ha detto: “La parola Bagnoli va tenuta divisa dalla parola camorra. Sono due cose che non devono legarsi tra loro e il Governo farà di tutto perché ciò non accada”. “Per questo Invitalia  ha stipulato un accordo con l’Anac”.

Il candidato sindaco di Napoli, Valeria Valente.

Sul lungomare di Napoli oggi  si è assistito a momenti di tensione con scene di scontri dove alcuni manifestanti, circa un centinaio, hanno lanciato pietre contro le forze dell’ordine che hanno sparato lacrimogeni, alcune bombe carte e azionato gli idranti. Gli attivisti hanno bloccato il traffico sul lungomare. Subito è giunto il duro il commento di Valeria Valente, candidata del centrosinistra a sindaco di Napoli, in merito agli scontri: “La rabbia non si accarezza e non si fomenta mai! Il sindaco Luigi de Magistris prenda immediatamente le distanze. Napoli? Non è questa, Napoli non merita questo”.

 

 

 

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