Salvini dopo l’attacco a Mattarella: “non mi sono pentito”

Salvini dopo l’attacco a Mattarella: “non mi sono pentito”

Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini.

Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, oggi, ospite della trasmissione “al telefono” di Maurizio Belpietro, su Canale 5, non ha fatto retromarcia dopo la dura polemica di ieri con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Salvini: “Il Presidente degli italiani non è tale”

E anzi ha dichiarato: “Il Presidente degli italiani che tale non mi sembra, prima di parlare di frontiere e confini aperti dovrebbe difendere la sua gente ed il lavoro della sua gente. Questo non è un Presidente in cui mi riconosco”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ieri il Capo dello Stato, che ha aperto la cinquantesima edizione di Vinitaly, partendo dal concetto che l’Italia vende vino in tutto il mondo, aveva affermato: “Da prodotto antico a chiave di modernità, il vino italiano, col suo successo nell’export conferma come il destino dell’Italia sia legato al superamento delle frontiere e non al loro ripristino”. Alla frase, che richiamava il tema delle frontiere e, per Salvini, quello dell’immigrazione, il leader della Lega si è rivolto al Capo dello Stato con questi attributi: “Complice e venduto”.

Salvini: “Tutti difendono i confini, l’Italia no”

Il leader del Carroccio ha spiegato: “Per me non cambia nulla. Le frontiere e i confini ci sono, tutti li difendono, l’Italia no. Parlo anche dell’ingresso quotidiano di tonnellate e tonnellate di schifezze che arrivano dall’altra parte del mondo: riso pesce, latte, carne, arance, pomodori, che arrivano sulle tavole degli italiani mandando al disastro il lavoro dei nostri allevatori e agricoltori”. “Non sono assolutamente pentito, anzi. Se certi politici facessero due passi tra la gente, parlando con un disabile che prende trecento euro al mese, quando un immigrato ne costa mille, parlando con una vittima della legge Fornero, o con un commerciante rovinato dalla riforma di settore, altro che passeggiate chiacchierone al Vinitaly.

Matteo Salvini.

Qui c’è una politica lontana dalla vita di tutti i giorni degli italiani”. Il leader della Lega ha detto: “Io  ho le spalle larghe. Se qualcuno mi denuncia non me ne può fregar di meno. Nel mio piccolo difendo i diritti e gli interessi dei cittadini italiani che potenti non sono”. Salvini ha evidenziato: “Ci stupiamo se l’Egitto ci prende in giro, se muore un nostro ragazzo e ci dicono che è stato un incidente, ma sono quattro anni che ci sono i marò sotto un finto processo in India. L’Italia, per volere di qualcuno, non deve valere più un accidente. Questo qualcuno si chiama Renzi, Napolitano, Mattarella. Se io pretendo dignità orgoglio e rispetto per gli italiani e per questo devo esser processato processatemi, chi se ne frega”.

Il premier Matteo Renzi oggi, da Vinitaly, ha replicato alle dichiarazioni di Salvini di ieri: “Le polemiche di ieri e le accuse nei confronti del Presidente della Repubblica sono a mio avviso qualcosa di meschino. La frase che ha detto ieri il presidente Mattarella è sacrosanta”. E ha aggiunto: “Il presidente della Repubblica rappresenta tutti gli italiani e cogliere ogni considerazione per fare polemica ci differenzia dagli altri”.

 

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