Celebrati i funerali di Casaleggio al grido “Onestà”

Celebrati i funerali di Casaleggio al grido “Onestà”

Questa mattina, alle 11.00, un lungo applauso di una decina di minuti ha accolto l’arrivo del feretro di Gianroberto Casaleggio scomparso martedì scorso alle 7.00, prima nella piazza e poi nella basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano, gremita, per l’ultimo saluto.

All’area riservata, che si trova accanto all’altare,  la sicurezza non ha fatto accedere altre persone oltre ai familiari. Vietato l’ingresso a telecamere e  cronisti. Fuori dalla basilica è stato srotolato uno striscione con la scritta “Realizzeremo noi il tuo sogno”, appeso poi ad una cancellata. Tra le corone di fiori, c’era quella della Casaleggio Associati ma nessuna inviata da personaggi noti o rappresentanze politiche.

Una cerimonia semplice e dignitosa, quasi austera

Beppe Grillo, mai visto così provato, è giunto in anticipo, Beppe Grillo è arrivato subito accompagnato dai membri del direttorio dei 5 Stelle di cui era visibile la commozione, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia. Cittadini ed esponenti politici del Movimento, al termine della cerimonia, hanno accolto l’uscita del feretro con il grido “Onestà, onestà”. Si è trattato di una cerimonia semplice e dignitosa, quasi austera.

Dario Fo.

Nel corso della funzione, non è intervenuto, come invece era previsto, Dario Fo, amico di Casaleggio e appassionato sostenitore delle sue idee, che si era detto “sconvolto oltre ogni misura” dalla scomparsa del fondatore del Movimento Cinque Stelle. Per il funerale aveva promesso di dire “qualcosa di semplice e facile” ma poi l’orazione non c’è stata. E Fo a fine esequie ha lasciato la basilica salutando tutti in silenzio.  Beppe Grillo, invece, aveva fatto sapere che non ce l’avrebbe fatta a parlare.

Grillo: “Giù il cappello, signori. Rendete omaggio”

Così oggi ha ricordato l’amico in un lungo post pubblicato sul suo blog, dal titolo “#GrazieRoberto”. Nel post si legge: “Giù il cappello, signori. Rendete omaggio! Di uomini così ne campano uno ogni cento anni. E chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona si senta un privilegiato. Grazie Gianroberto, grazie di tutto. Quello che ci hai lasciato lo metteremo a frutto e, come ci hai insegnato tu, non molleremo! Perché è difficile vincere con chi non si arrende mai”. “Gianroberto per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali. Sul livore contro di lui ci ha addirittura scritto un libro. Non lo hanno mai capito e per questo non lo sopportavano. Era di un altro livello. In pochi lo hanno ringraziato per il suo impegno e per il suo essersi donato, oggi è il momento di farlo”.

Umberto Bossi.

Il figlio di Casaleggio, Davide, ricordandolo al termine della cerimonia, ha detto: “Aveva l’audacia di vedere il futuro prima degli altri,  anche quando nessuno ci credeva”. E ha ricordato: “Fino all’ultimo é andato in ufficio a piedi, fino a quando ce l’ha fatta. La sua mania erano i dettagli, era un grande lavoratore”.

Al funerale è stato presente anche Umberto Bossi, che, parlando con i cronisti, ha spiegato: “Ho sempre sentito affinità tra Movimento 5 stelle e la Lega perché Casaleggio vedeva in internet lo strumento per collegare la politica alla gente e noi abbiamo inventato i gazebo, per lo stesso motivo. C’era qualcosa di simile tra noi”.

Presenti anche rappresentanti del Pd

Presenti anche il vicesegretario Lorenzo Guerini, il segretario metropolitano Pietro Bussolati ed Emanuele Fiano in rappresentanza del Pd, che, al loro arrivo, sono stati accolti dai fischi da parte dei militanti del Movimento Cinque Stelle radunati all’esterno della chiesa.  Nel giorno della morte del proprio fondatore i 5Stelle avevano rifiutato anche che nelle Aule si osservasse un minuto di silenzio in suo ricordo. Danilo Toninelli, aveva detto: “Gianroberto non avrebbe voluto. A cosa serve qua commemoralo se loro lo hanno sempre insultato? La storia dirà quanto Casaleggio era una persona straordinaria”.

Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio.

Su facebook,  Alessandro Di Battista ha scritto: “Non si molla di un centimetro”. Questa espressione sembra quasi una risposta all’ultimo post firmato dal fondatore del M5S e pubblicato sul blog di Beppe Grillo la scorsa settimana, quando indiscrezioni giornalistiche avevano rivelato il suo difficile stato di salute. Il post di Di Battista continua: “C’è un Paese che aspetta giustizia e legalità. Io sono a Milano ma parto subito per Siena.

Di Battista: “Siamo un’alternativa al governo di Trivellopoli”

Perché i risparmiatori vanno salvati, il risparmio garantito e le banche non possono dettare legge. Vi aspetto questa sera a Siena. Cerchiamo di essere in tanti. Stiamo andando bene, siamo un’alternativa al governo di Trivellopoli?A riveder le stelle!”. Gli ha fatto eco il post di Luigi Di Maio: “La settimana prossima si voterà al Senato la sfiducia al governo. Fate sentire la vostra voce. Siamo tutti in prima linea. Non si molla di un millimetro”.

Intanto è stato rivelato il contenuto degli appunti che il “guru” milanese ha lasciato, ben consapevole del suo precario stato di salute e dei rischi ai quali sarebbero potuti andare incontro i cinquestelle. Un testamento con indicazioni chiare sulle prossime scadenze in vista del voto per le politiche che, secondo le sue previsioni, arriverà in anticipo nella primavera del 2017: l’azienda nelle mani del figlio Davide; il M5S in quelle del “traghettatore” Beppe che gradualmente dovrebbe affidare la guida politica al direttorio e allo stesso Davide di cui è fraternamente amico.

 

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