Lo ha dichiarato ieri nel programma “In Mezz’Ora” di Lucia Annunziata su Rai3, Matteo Salvini, che nel caso in cui a Roma si profilasse un ballottaggio fra Virginia Raggi e Roberto Giachetti l’indicazione di voto per gli elettori del Carroccio sarebbe per la candidata 5 Stelle.
Salvini: “Non voterei Renzi nemmeno sotto tortura”
Salvini ha detto: “Qualcuno si sta chiedendo se io abbia fatto accordi sottobanco con il Movimento 5 stelle per Roma? Sono fantasie pure, ho detto che al ballottaggio voterei Raggi perché, anche nell’ultimo paesino d’Italia non voterei per Renzi nemmeno sotto tortura”. E ha aggiunto: “A Milano, come a Roma al ballottaggio ci siamo noi con Parisi e Meloni, il problema se lo devono porre a Milano i 5 stelle e a Roma il Pd”. Salvini ha detto ancora: “A Roma sia Giachetti sia Marchini vedono il ballottaggio con il binocolo”.
Sono in molti a ritenere che fra il Carroccio e i 5Stelle ci sarebbero accordi segreti per un appoggio reciproco contro il Pd. In questo modo in caso di ballottaggio a Roma fra Raggi e Giachetti al candidato sindaco del Movimento giungerebbe il soccorso dei voti leghisti e in cambio i pentastellati assicurerebbero i voti al candidato del centrodestra a Milano, Stefano Parisi, e alla candidata leghista a Bologna, Lucia Bergonzoni. E così in tutte le città in cui il Pd dovesse trovarsi contro i 5Stelle. A molti non è sembrato casuale neanche il fatto che Salvini abbia annunciato il sostegno a Raggi con così largo anticipo, a maggior ragione quando i sondaggi evidenziano le potenzialità di Meloni.
Per Giachetti c’è un accordo a 5 Stelle
Per il candidato sindaco di Roma del Pd, Roberto Giachetti: “Salvini avrebbe già scaricato Giorgia Meloni” e sarebbe già proiettato verso il ballottaggio con un accordo a 5 Stelle.
Commentando le parole di ieri di Matteo Salvini, il candidato sindaco di Roma del M5S, Virginia Raggi, ha liquidato la questione dicendo: “Ognuno è libero di votare chi vuole, noi andiamo avanti per la nostra strada”. La stessa risposta l’ha data nei giorni scorsi a chi le chiedeva se contasse sull’elettorato di sinistra ereditabile da Stefano Fassina dopo la sentenza del Tar del Lazio e in caso di rigetto del ricorso anche da parte del Consiglio di Stato.
Il vicepresidente della Camera e membro del direttorio del M5S, Luigi Di Maio, poi, ha troncato sul nascere ogni ipotesi di accordo, affermando: “Laddove i candidati del Movimento non sono andati al ballottaggio non abbiamo mai scelto nessuno degli altri”. E sull’endorsement del leader della Lega a Raggi, il suo commento è stato tagliente: “Lui non vota a Roma e gli elettori non sono capre, decidono da soli”. Anche se nei suoi interventi Di Maio ha sempre ripetuto: “chi ci vuole votare ci potrà votare”.
Fico: con Salvini? “al massimo un selfie”
Il deputato 5 Stelle, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, ha dichiarato: “con Salvini al massimo si può fare un selfie”.
Infine il parlamentare e membro del direttorio del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, ha garantito: “Smentisco categoricamente questa ipotesi. Non esistono accordi fra il Movimento 5Stelle e la Lega”. “Saluto positivamente il sostegno di Matteo Salvini a Virginia Raggi al ballottaggio, ma si tratta di una questione che riguarda solo Roma”. E ha aggiunto: “Spero che questo appoggio non ci faccia del male, che non allontani il gradimento di tanti elettori che vogliono votare la Raggi e che non hanno in simpatia il Carroccio. Premesso ciò prendo per buona l’apertura di Salvini anche perché dimostra che il gradimento per Virginia Raggi va ben oltre gli schieramenti. E’ una candidata credibile”.
A cura di Roberta d’Eramo