Grillo: “O gli italiani ci danno una possibilità o ce ne andiamo a casa”

Grillo: “O gli italiani ci danno una possibilità o ce ne andiamo a casa”

Il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo.

Beppe Grillo è da ieri a Napoli, per il suo spettacolo  “Grillo vs Grillo” al teatro Augusteo. Allo spettacolo hanno assistito tanti pentastellati, compreso il candidato sindaco, Matteo Brambilla.

In teatro anche il candidato sindaco Brambilla

A Napoli Grillo è venuto a recuperare una data infausta del suo tour. Doveva andare in scena il 12 aprile scorso e proprio in mattinata lo raggiunse, in un albergo sul Lungomare, la notizia della morte di Gianroberto Casaleggio. L’annullamento dello spettacolo si rese inevitabile.

Oggi il leader del M5s ha incontrato i giovani presso la sede di Optima Italia, dove è stato intervistato. Optima Italia è una società nata nel 1999 si occupa della vendita dei servizi di telecomunicazione ed energia in un’unica soluzione, ovvero telefonia, internet, elettricità e gas che nel giro di pochi anni è diventata una Spa con 400 addetti. Non sorprende l’interesse di Grillo ad incontrarli e coinvolgerli nelle sue linee di comunicazione che hanno contraddistinto il M5s. Grillo ha detto: ”La battaglia è all’ultimo sangue. Ce la giocheremo tutta. Se si vince a Roma…”. ”O in un anno gli italiani decidono di darci una possibilità, o ce ne andiamo a casa. Ma c’è un pericolo, se andiamo a casa noi: come in tutta Europa arrivano le destre quelle forti. Noi abbiamo arginato Forza Nuova, Casapound ma in tutta Europa si sta riformando il nazismo”. “Noi abbiamo un anno, anno e mezzo di autonomia nervosa perchè non possiamo fare ancora cinque anni di opposizione: è pericoloso per la gente, è frustrante. Noi siamo opposizione finta, nel senso che siamo messi in un angolo. Fanno decreti legge, una legge con qualsiasi cosa e la votano. La nostra è un’opposizione insignificante e traumatica”. O in un anno gli italiani decidono di darci una possibilità, se no ce ne andiamo a casa”.

Grillo: “Io e Casaleggio siamo un miracolo”

Beppe Grillo.

Grillo ha fatto un paragone tra il Movimento e il Leicester di Ranieri. E ha detto: “Io e Casaleggio, siamo un miracolo. Come il Leicester. La dimostrazione che i miracoli succedono. Senza soldi, con un computer, abbiamo fondato un movimento politico. Non ci credeva nessuno ma se non immagini il futuro non arrivi”.  “Dietro l’immaginazione c’è sempre qualcosa per gli altri. Questo ha spiazzato tanti: la rinuncia ai soldi, ai rimborsi. 42 milioni facevano comodo. Erano tanti. Ma abbiamo scelto un’altra strada. Io ero un privilegiato, un comico, a posto finanziariamente, mi sentivo in obbligo di fare qualcosa per gli altri”. Grillo ha ricordato che il Movimento 5 Stelle “è nato il 4 ottobre, è un movimento francescano, nato prima di Papa Bergoglio. Solidarietà, nessuno deve rimanere indietro le parole che nessuno aveva il coraggio di dire. Abbiamo spiazzato tutti”.

A Napoli il traffico è come internet

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“Napoli è una riserva indiana, una non città-città. Qui la camorra è diventata folclore, una Cinecittà. Portano i turisti a vedere dove è avvenuto il delitto che è stato rappresentato in una serie tv”.  “Qui il traffico è come internet, ha dei flussi. Si sono spenti i semafori per una settimana; non se ne è accorto nessuno ma è l’unico modo perchè il flusso possa andare. Per gestire la città ci sono intelligenze e fantasia. Tutti i grandi tecnici, artisti che conosco hanno Dna del Sud”. Il leader del Movimento ha detto di riporre grande fiducia nella figura del candidato scelto dai cinque stelle Matteo Brambilla: “È straordinario, un ingegnere ambientale, bravissimo. Sarebbe un segnale straordinario per Napoli votare un Brambilla. È un’ottima persona. Vogliamo capire se la gente è pronta a fare un cambiamento. Non è questione di Brambilla o un altro. È o noi o loro”.

Quanto a Luigi De Magistris, Grillo ha detto che non deve avere paura dei grillini perchè “è uno tranquillo”.

Grillo: “Serve un algoritmo”

Il candidato sindaco di Napoli del M5s, Matteo Brambilla.

Poi alla domanda sull’argomento espulsioni, in riferimento al caso di Federico Pizzarotti, ha risposto con una battuta: “Serve un algoritmo: se tradisci il programma vieni espulso”. E ha spiegato: “Noi stiamo lavorando a un programma, il cosiddetto ‘blockhain’, cioè le catene di blocco per l’informazione criptata. Hai un algoritmo e non ci sono intermediari. Se usato in politica potrebbe essere interessante: se un parlamentare che hai votato non segue il programma viene automaticamente espulso”. Poi ha concluso: “Scrivono che ogni tanto mandiamo via qualcuno. Noi vorremmo fare proprio il contrario: se eleggiamo qualcuno nei 5 Stelle lo mandiamo via subito. Poi, man mano che segue il programma lo ammettiamo nel movimento. Naturalmente è una battuta…”. Il sindaco di Parma è stato sospeso dal M5s perché accusato di aver tenuto nascosto per quasi 3 mesi l’avviso di garanzia ricevuto per abuso d’ufficio. Pizzarotti però ha sostenuto di non essere mai stato ricevuto dal direttorio negli ultimi mesi.

Pizzarotti: “Sono disposto a tendere per la terza volta la mano”

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.

Intanto oggi il sindaco di Parma sospeso da Beppe Grillo ha commentato l’editoriale del Fatto Quotidiano in cui si racconta “un sogno”, una conciliazione e un “regolamento” su come il M5s debba comportarsi in caso di avvisi di garanzia perché “nessuno dei nostri, diversamente dagli altri, è accusato di rubare”. E ha dichiarato: “Sono disposto a tendere per la terza e ultima volta la mano, in nome di tutti i consiglieri e attivisti che quotidianamente si fanno il mazzo in giro per l’Italia. Tendo la mano per ristabilire una volta per tutte un principio di equità, un bisogno essenziale di riscrivere assieme regole, organizzazione e modus operandi, perché è evidente che non possiamo andare avanti con norme ad personam o vivendo alla giornata”. Pizzarotti, però, ha aggiunto che scrivere le regole “bisogna farlo discutendo tutti insieme”.

Contrario a certi talk show pilotati

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Il comico ha anche risposto sull’opportunità o meno di presenziare ai dibattiti televisivi: “Io sono contrario a certi talk show pilotati, non alla tv. L’ho fatta per 30 anni: è immagine, non è quello che sei. La tv può essere molto molto mistificante se sei in malafede, se sei disonesto intellettualmente”. Per questo per i 5 Stelle hanno pensato a una “tv protetta: no ai dibattiti, statene fuori”.  Quanto al ruolo della comunicazione e al Movimento 5 stelle, Grillo ha spiegato: “I nostri migliori che ci sono non lo sono diventati così, c’è stata un’attività, un lavoro tra me e Gianroberto Casaleggio per spiegare come ci si muove, come comportarsi. Tutta una serie di incontri fatti due volte la settimana. Così esce Di Maio, Di Battista, la Ruocco, persone così”.

Il candidato sindaco di Roma, Virginia Raggi.

E sulle dichiarazioni di Matteo Salvini che ha detto di essere pronto a votare per i grillini al ballottaggio se non ci sarà il Carroccio, ha commentato: “Un accordo con la Lega Nord? No, Salvini rappresenta il passato, è fermo, immobile. Non c’è nessuna attinenza, nemmeno come storia. E noi non facciamo questi giochi qui”.

Da Napoli Grillo si è spostato a Roma per un faccia a faccia con Virginia Raggi.

 

A cura di Roberta d’Eramo

 

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