“La politica siamo noi cittadini”

“La politica siamo noi cittadini”

Il candidato sindaco di Pessano con Bornago, Manola Monti.

Il Blog di Beppe Grillo, il giorno della sua morte,  ha ricordato con rispetto “Marco Pannella, leader politico che ha fatto della democrazia diretta tramite referendum una delle sue battaglie. E attraverso la democrazia diretta è riuscito a portare a questo Paese importanti riforme civili”.

Un cambiamento che riporti l’etica nella politica

Nonostante il suo sforzo il Parlamento non rappresenta più i cittadini, la Costituzione non è sempre applicata e troppo spesso i partiti si sono sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio. Sono in tanti a dire di volere un cambiamento reale che riporti l’etica nella politica, che è e deve essere lo specchio della società che la elegge. E che faccia quelle piccole e grandi scelte che portino all’eliminazione degli sprechi delle risorse, ad un uso consapevole del territorio, all’incentivazione dell’economia e delle risorse locali, al sostegno alle famiglie, economico ma anche e soprattutto sociale. Un programma dunque in continua  in evoluzione.

L’informazione è uno dei fondamenti della democrazia. Il cittadino non informato o disinformato non può decidere e non può scegliere e finisce per assumere un ruolo di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano. Per questo il Movimento 5 Stelle, che  discute e cerca di sperimentare nuove pratiche e forme organizzative anche a livello locale e regionale, ha una partecipazione straordinaria delle persone. La rete e le attività dei militanti a 5 stelle dimostrano quotidianamente come cambiando i rapporti fra partecipazione, rappresentanza e democrazia si possano mantenere stretti collegamenti fra cittadini, attivisti ed eletti nelle istituzioni politiche. I parlamentari sanno che sul territorio ci sono squadre di attivisti che chiedono il conto e a cui dovranno dare risposte. “Una squadra in cui tutti possono dare il loro contributo. Non interessa se immenso o meno, l’importante è che tutti si lavori nella stessa direzione”, hanno detto i candidati, consiglieri e attivisti del Movimento 5 stelle, del gruppo Martesana. Cronacapolitica.info li ha incontrati.

Il consigliere a Cologno Monzese, Monica Motta.

Così Monica Motta,  candidato consigliere dei 5 stelle dello scorso anno,  entrata nel consiglio comunale di Cologno Monzese con 2000 voti, ha dichiarato quanto sia “faticoso fare opposizione da sola”. Monica lavora in Equitalia. E racconta che i 5 Stelle hanno portato un vero cambiamento nei comuni. “Propongono molto le donne che hanno un modo diverso di rapportarsi e non si fanno abbattere. A Cologno questo non è stato capito. Per tanti anni c’è stato il Pd al governo del Comune. Poi la Lega che ha investito molti soldi. Ma anche Cologno ha avuto arresti come Pioltello. Così la gente ha votato per il Movimento Cinque Stelle come voto di protesta, perchè voleva cambiare”. Così Monica Motta  è stata eletta. Ma ha ribadito: “Vincere da soli è molto faticoso, ma nonostante tutto si va avanti”.

Monica Sivieri  è candidato sindaco di Pioltello. Ha detto: “Sono nata e vivo qui da sempre. Ho lavorato per 10 anni in comune in un uffico tecnico, mi occupavo degli appalti ed ho visto come lavora la macchina amministrativa dall’interno. C’èra un abisso allora e l’abisso esiste ancora adesso. Sono sbagliati proprio i meccanismi. Dopo 10 anni di lavoro ho lasciato il comune, perché sono avvocato.  E se uno fa l’avvocato… mi guardavano un pò come un marziano. Ho uno studio qui a Pioltello. Mia madre ha lavorato 36 anni in comune.

Sivieri: “Ho visto dall’interno anche la realtà della scuola”

Le cose oggi stanno peggiorando da tutti i punti di vista. Credo che le cose che funzionano siano minime. Sono rappresentante di classe e ho visto dall’interno anche la realtà della scuola. Le aule sono fatiscenti  non si riesce a pensare di organizzare comitati di genitori per ristrutturare le aule per i nostri figli. Scarsa igiene, pezzi di muro che crollano… Di genitori volenterosi ce ne sono ma la scuola non dà la possibilità d’intervenire per le leggi a tutela della sicurezza. C’è la necessità di muoversi, di fare qualcosa.

Il candidato sindaco di Pioltello, Monica Sivieri.

Pioltello è nella blacklist del ministero della salute. Qui le morti per tumori di varie tipologie sono tantissime. Bisognerebbe controllare i terreni, le falde inquinate. E poi ci sono i bilanci, incomprensibili. I cittadini pagano ma nessuno può capire come i soldi sono stati utilizzati. A Pioltello il cittadino viene preso in considerazione solo quando si è in periodo elettorale. E le aspettative vengono puntualmente e assolutamente disattese. Per questo è difficile far passare l’idea che il M5s sia altro. Bisogna far capire che davvero si è diversi dagli altri ed evitare in qualsiasi modo di fare promesse. Una cosa che abbiamo sottolineato sempre, infatti,  è che noi non facciamo promesse. Le soluzioni magiche non esistono. L’unica promessa che abbiamo fatto è che porteremo in comune la gente. Per il resto abbiamo raccolto i bisogni e da lì abbiamo cercato di costruire un programma con cose fattibili e verificabili, pratiche. Messaggio per tutti i cittadini:#metteteciallaprova!

A Monza genitori ed insegnanti hanno pulito e imbiancato

Ma Bisogna anche far passare il messaggio che non bisogna più delegare: a Monza genitori ed insegnanti hanno pulito, imbiancato e ordinato i giardini. Per un’assurda norma i cittadini non possono occuparsi del …. Pubblico. Ma quei soldi potrebbero essere investiti per altre cose, risparmiando,  se ci si aiuta. Questa è una delle cose che ci differenzia dagli altri che lo fanno per mestiere. Noi non lo facciamo perché il comune ci paga”.

Manola Monti.

Manola Monti è candidata sindaco di Pessano con Bornago. Si è raccontata così: “Ho 38 anni vivo a Pessano con Bornago da 18 anni ed arrivo da Cologno. Ma non ci tornerei mai perché dove sono ora mi ha aperto il mondo, qui c’è molto verde tanti nonni e bambini e mi sono attivata da poco con il movimento, esattamente da gennaio. A Pessano il movimento nasce ad ottobre 2015 e mi ci sono avvicinata quando ho ricevuto a casa un libro sulla storia di Pessano. Quando ho girato il libro, ho letto il prezzo: 38 euro! Sono andata a vedere sul sito del comune ed ho visto che per questi libri hanno investito 65.000 euro. Mi sono chiesta: era la priorità di questo comune? Calcolando che il pulmino dei disabili ha perso una ruota…Io sono un’educatrice da quasi 20 anni e mi occupo di diverse tipologie di utenze di disabilità per il tribunale. Quindi quando si apre il mondo del sociale vado di pancia e faccio fatica ad essere filtrata. Quella per me è una priorità! Non il libro che avrei potuto leggere online.

A Pessano manca la rete di trasporti pubblici, ci sono poche, pochissime fermate, molte sono state soppresse. Non ci sono collegamenti in differenti punti metropolitani ma soltanto con Gorgonzola. Le banchine non sono in sicurezza, quindi un disabile non può accedere al servizio pubblico perché non ha spazio di manovra sui marciapiedi, non ci sono abbattimenti di barriere architettoniche. È stato soppresso lo scuolabus. E,  anche se si tratta di un servizio a pagamento,  è concesso solo ai bambini delle cascine che sono a meno di 2km.  Ma da quest’anno è stato tolto perché per regolamento il servizio di scuolabus deve rientrare in un tratto fuori dai 2km dall’istituto scolastico. La legge c’era anche l’anno scorso quindi perché da quest’anno è così? Poi manca l’illuminazione e le telecamere non sono funzionanti.

Monti: “Il Movimento  non lo vedo come politica ma come volontariato”

Ho conosciuto il gruppo ed i suoi principi, che erano anche i miei: onestà, trasparenza, dialogo, ascolto, ambiente, sicurezza, tutte cose che io avevo dentro. Ed allora, visto che non ho mai fatto politica, mentre mio padre l’ha fatta da sempre, ho aderito al Movimento perché non lo vedo come politica ma come volontariato”. Manola si ferma un attimo a  riflettere. Poi dice: ” Forse non ho fatto politica perché se l’avessi dovuta fare con i principi che ci sono stati fino ad ora… e forse ho fatto bene a non farla.  Questo è il momento giusto per iniziare. Le mentalità dei partiti politici sono radicate allo scambio, cosa che non fa il movimento. Così, calcolando che gli organi di polizia sono sempre meno, ad esempio,  abbiamo proposto i pali intelligenti  per  l’illuminazione pubblica su cui vengono posizionate telecamere a bande larghe. Il nostro è  un gruppo forte e siamo molto compatti nonostante sia difficile mettere d’accordo 12 teste ma abbiamo un unico obiettivo: l’altro dopo di noi”.

Il consigliere comunale di Gorgonzola, Marco Franco.

Marco Franco è il consigliere comunale di Gorgonzola e dice: “E’ vero il m5s è nato per dar voce ai cittadini. Anche coloro che non sono in consiglio comunale raccolgono le idee e danno visibilità alla vera natura del movimento. Ci muoviamo con tanta pazienza in comune.  A noi del movimento non danno i documenti ed è una cosa gravissima.  Io dopo due mesi che in consiglio comunale li chiedo devo chiederli ancora e ogni volta che lo faccio il segretario sbianca in volto. Il presidente del consiglio comunale, per boicottare un incontro con i giovani gorgonzolesi, ha indetto un consiglio comunale ed ha sforato il regolamento chiedendo 30 minuti in più ai consiglieri per leggere le interpellanze all’ordine del giorno. Io l’ho mandato a quel paese, ho lasciato il consiglio comunale e me ne sono andato perché avevo fatto una promessa ai ragazzi.

Franco: “Abbiamo anche i giornali contro”

E abbiamo anche i giornali contro perchè il giornale locale ha scritto solo:  “Marco Franco se ne va”. Siamo sotto gli attacchi di tutti perché facciamo paura, dobbiamo far paura e gli faremo paura quando vinceremo ovunque”.

Il candidato sindaco di Inzago, Mauro Zerboni.

Mauro Zerboni  è candidato sindaco di Inzago. Dice: “Faccio parte del movimento da quando è nato, quando eravamo al 3%. Prima ero attivista e poi sono diventato consigliere comunale. Lo sono da 4 anni, sto andando a chiusura del mandato. In questa area Cernusco è un comune apripista in termini di m5s, per una questione temporale. È una realtà consolidata e laddove non si riesce a fare massa critica ed una lista,  ci sono comunque persone attive ed alcuni scelgono proprio di non entrare nel consiglio comunale ma di rimanere all’esterno riuscendo ad essere incisivi e portando avanti comunque le loro battaglie”.

Diego Dimalta è consigliere comunale a Segrate da quasi un anno. “Penso che il nostro sia un impegno di volontariato. Noi partiamo svantaggiati non siamo dentro una macchina ed impariamo in due mesi. Spesso non abbiamo i mezzi economici e non siamo pagati per quello che facciamo. Capita di essere in crisi di motivazione ma siamo sempre qui, sempre agguerriti, perché abbiamo l’obiettivo di cambiare la situazione attuale e possiamo atteggiarci in due modi nel confronti del mondo, perché o ci si può lasciar scivolare addosso le cose oppure possiamo prenderle in mano e cercare di modificarle.

Dimalta: “Nel movimento ci aiutiamo tra di noi e ci scambiamo le idee”

Questo è quello che fa il movimento cinque stelle. Una delle cose belle del movimento è che si fa molto rete aiutandoci tra di noi e scambiandoci le idee.  Noi dipendiamo dai cittadini e basta, siamo i loro portavoce e portiamo le loro idee nel consiglio comunale. Pur non avendo capi e struttura alle spalle non manca comunque il collegamento. Noi siamo sempre in contatto non solo con i gruppi locali ma anche con i portavoce in regione, alla Camera che interpelliamo quando abbiamo necessità di confrontarci su tematiche precise”.

Il consigliere comunale di Segrate, Diego Dimalta.

Davide Toselli è il candidato sindaco di Peschiera Borromeo. Lui spiega che “L’ostacolo grande da superare è che la politica sia sporca e complessa. I cittadini di Peschiera devono responsabilizzarsi e lavorare con l’amministrazione per un vero miglioramento della città. Spesso ci chiedono chi c’è sopra di noi. Nessuno. Quando noi andiamo in consiglio comunale e ci sono da prendere delle decisioni è il gruppo che decide. La politica siamo noi, loro ascoltano le problematiche reali e poi le riportano in Parlamento. E se per assurdo il Movimento 5 Stelle dovesse scomparire gli attivisti lavorerebbero comunque per migliorare il paese, noi tutti ragioniamo con la nostra testa. Noi abbiamo scritto il programma ascoltando le persone, dalla persona disabile che ha necessità diverse, a coloro che non hanno lavoro. Il comune di Peschiera purtroppo sta lasciando inescossi circa due milioni di euro di oneri urbanistici che il centro commerciale doveva pagare o convertire in servizi, e che non sono mai stati normati da una convenzione come da accordo tra comune e proprietà.

Toselli: “Cittadini e amministrazione devono lavorare insieme per la città”

Inoltre Peschiera è  vittima di furti e atti vandalici impuniti nonostante abbia comprato le telecamere di sorveglianza che giacciono da anni  in un deposito. Il  movimento 5 stelle se riuscirà ad andare al governo della città darà piena voce a tutti i cittadini proponendo un spazio durante i consigli comunali dove un rappresentante di frazione possa portare la voce dei cittadini davanti alle istituzioni”.

Il candidato sindaco di Peschiera Borromeo, Davide Toselli.

Poi ci sono gli attivisti. Alessandro è attivista quasi della prima ora del movimento e candidato a Pioltello. E’ un piccolo imprenditore. E racconta: “Nel movimento mi sono sempre occupato di temi sociali e salute pubblica e tutte quelle battaglie che portano avanti il primato del cittadino nella politica, molte delle quali perse perché il movimento sta iniziando a crescere forse ora”. Rossano Cioccolini a Segrate è attivista nel movimento da 4 anni. E’ convinto: “Mi sono messo in gioco per i miei tre figli, sono responsabile come molti della mia generazione di quello che succede. Ce ne siamo fregati e questa è la conseguenza di quello che è successo. Voglio dare il mio contributo non solo a Segrate”. Poi ha raccontato: “Io sono un operatore ecologico e quando mi sono avvicinato al gruppo non mi sentivo all’altezza ma loro mi hanno fatto sentire importante io sono uno = uno. Ero incredulo quando mi sono trovato a chattare con una senatrice. All’interno delle altre forze politiche è quasi impossibile che i  cittadini comunichino con i senatori ed i deputati. All’interno del movimento invece non c’è nessun gap comunicativo”.

 

A cura di Roberta d’Eramo

 

 

 

 

 

 

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