Polemica Boschi-Anpi. Renzi: “Nessuna gaffe”

Polemica Boschi-Anpi. Renzi: “Nessuna gaffe”

Il ministro per Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.

Il premier Matteo Renzi, dai microfoni di Radio 105, è intervenuto sulla polemica che ha visto al centro il ministro per Rapporti con il Parlamento e ne ha  preso le difese.

Boschi: “I partigiani veri voteranno Sì”

Ieri Maria Elena Boschi, ospite della trasmissione televisiva “In mezz’ora”di Lucia Annunziata,  aveva detto: “Come direttivo nazionale l’Anpi ha preso una linea ma ci sono molti partigiani, quelli veri, che voteranno Sì” al referendum costituzionale di ottobre.

L’ex segretario Pd, Pier Luigi Bersani.

Il ministro è stato criticato dalla sinistra Pd e dall’ex segretario Pier Luigi Bersani che ha protestato: “Come si permette la Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere? Siamo forse già arrivati a un governo che fa la supervisione dell’Anpi? È evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista. In nome di una mezza riforma del senato si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale. Ieri Renzi è stato alla Brembo. Spero si sia fatto dare un freno di quelli buoni. E che lo usi subito”.

Fassina: “Un’affermazione molto grave”

Il candidato sindaco di Roma di Sinistra Italiana, Stefano Fassina.

Il candidato sindaco di Roma di SI, Stefano Fassina, ospite di “La telefonata” su Canale 5 ha commentato le parole del ministro di ieri. Fassina ha detto: “Penso sia un’affermazione molto grave, molto preoccupante. Conferma la cultura dell’intolleranza verso il dissenso che il governo Renzi manifesta ogni giorno. E’ inaccettabile che il ministro Boschi si arroghi il diritto di dare patenti di autenticità ai partigiani. Spero si scusi oggi stesso per un’affermazione davvero grave. Anzi chiedo al ministro Boschi di scusarsi con tutti i partigiani che ha offeso ieri”. E ha aggiunto: “La Costituzione dovrebbe unire gli italiani mentre Renzi e Boschi ne vogliono fare un plebiscito su loro stessi, quindi vogliono dividere. Il governo dovrebbe promuovere l’unità e non la divisione. Ancora una volta un atteggiamento inaccettabile”.

Il premier Matteo Renzi.

A Radio 105 Renzi ha sostenuto: “Nel merito non vedo gaffe. Quella dell’Anpi è una posizione del tutto legittima e al suo interno alcuni hanno scelto, quelli che hanno fatto la Resistenza, di votare sì. All’interno dell’Anpi qualcuno voterà sì e qualcuno voterà no. Ci sono i veri partigiani che voteranno sì e quelli che voteranno no, e noi abbiamo rispetto per tutti i partigiani”.

Renzi: “Le posizioni all’interno dell’Anpi sono diverse”

“Sapete che si possono iscrivere all’Anpi anche i più i giovani perché purtroppo non è che ce ne sono tantissimi di quelli del passato, io stesso mi sono iscritto appena diventato sindaco”, spiega il premier ricordando come, sulle riforme le posizioni all’interno dell’Anpi siano diverse. E ha sottolineato che “Una delle leggende della Resistenza, quel Diavel al quale hanno dedicato una canzone i Modena City Ramblers, ha detto che voterà sì pur non essendo renziano. Io francamente non vedo la polemica”, per dare continuita’, con la mia citta’ Medaglia d’oro della Resistenza”. Dunque “io dico solo che ci saranno veri partigiani che al referendum voteranno sì, veri partigiani che voteranno no e che noi li amiamo e rispettiamo tutti”.

Matteo Renzi.

Il presidente del Consiglio ha ironizzato: “Il Pd  litiga su tutto perchè siamo degli esperti e siamo un partito democratico e, quindi, al nostro interno discutiamo. Secondo me ci abbiamo preso un po’ gusto perchè non c’è mai una volta in cui riusciamo a passare una giornata senza discussioni interne. Anche se voi direte sempre meglio così che con le espulsioni per email”, il premier evidentemente si è riferito ak M5S.

L’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Nel dibattito sul referendum è entrato anche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha invitato ad usare “grande sobrietà e un pò più di pacatezza ed obiettività. Si discuta della riforma, perché è importante, anzi necessaria per l’Italia”. E. ai cronisti che gli chiedevano un commento alle frasi di ieri del ministro Boschi ha risposto: “Si figuri se mi pronuncio su quelle frasi, mi dovrei pronunciare su molte frasi”.

 

A cura di Roberta D’Eramo

 

 

 

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